È lite tra Sebastiani e Zeman. Botta e risposta al vetriolo. Fine di un idillio.
Zeman attacca, Sebastiani replica a muso duro. Sulle pagine della Gazzetta dello Sport, così il tecnico boemo “Avevo dato la mia parola al Presidente Sebastiani che insisteva per riprendermi. Ho rifiutato altre quattro squadre che mi offrivano la panchina. Fino a martedì scorso, Sebastiani mi ha ripetuto che ero il nuovo allenatore, poi ha cominciato ad elogiare Oddo e non mi ha più risposto al telefono. Alla fine mi ha fatto arrivare una proposta indecente adducendo come motivo che i tifosi non mi volevano. Anche a Cagliari mi proposero di rimanere senza stipendio. Qui in Svizzera( Zeman allenerà il Lugano dell’ex Presidente del Pescara Angelo Renzetti), le squadre senza presentare un bilancio sano non possono partire. Qui ci sono le premesse per fare buon calcio con rispetto dei ruoli e gestione corretta della società”. Dopo le parole del boemo alla Gazzetta, non si è fatta attendere la replica stizzita del Presidente del Pescara Daniele Sebastiani” Io eviterei anche di rispondere a Zeman perché, evidentemente, sono stato io a non capire in questi anni questo allenatore e, soprattutto, questa persona. Quello che ha detto è una cosa vergognosa e grave, perché io come presidente del Pescara non ho fatto nessuna proposta indecente a Zeman, sapendo anche come il mister tiene ai fatti suoi. Ribadisco che nessuno lo avrebbe mai chiamato per venire gratis a Pescara. Se c’è qualcuno che non ha mantenuto la parola che aveva dato al Pescara non è certo il Delfino Pescara, ma Zeman che tre anni fa disse che sarebbe stato un pazzo ad andare via e il giorno dopo, invece, ha lasciato Pescara. Il mister, però, è così e, forse, più passa il tempo più capisco quelle persone che lo avevano catalogato in un certo modo”. Contro replica di Zeman”Leggo con stupore dello stupore del Presidente Sebastiani. Confermo ciò che ho già dichiarato. Mi rattrista constatare come una persona con cui ho avuto in questi anni un rapporto stretto personale che era diventato di fiducia e di amicizia, poi non abbia avuto neanche il buon gusto di avvertirmi dei mutati programmi. E addirittura non mi ha risposto più al telefono. Ribadisco che una persona da sempre vicinissima a lui e al Pescara, il signor Paglione, mi ha chiamato per dirmi che per giustificare il mio ingaggio al Pescara avrei dovuto dire di arrivare gratis, adducendo come motivo che la piazza mi era ostile. Ripeto: bastava almeno avvertirmi. La mia storia professionale e personale la conoscono tutti. Non saranno certo le offese personali del giovane Presidente Sebastiani a mutarla. Lascio alla gente valutare quanto è accaduto e se è normale gestire così le cose. Io ho detto la semplice verità. Se a qualcuno non piace, di certo non è colpa mia”. In pratica chi la fa l’aspetti. Zeman si appella alla chiarezza. Da quale pulpito !!!
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