Il colpo d’occhio è stato festoso e allegro: musiche, stands, palloncini e tante tantissime moto eccezionalmente parcheggiate in Piazza Salotto a Pescara. Dal mattino fino a questa sera, tuttavia, le forze dell’ordine sensibilizzeranno famiglie e giovani comitive, così come ragazzi a passeggio e nonni in relax sull’uso responsabile delle due ruote, poco cambia se motorizzate o meno, affinchè sulle strade non si versi più lacrime e sangue.
Si chiama ” Un casco per la vita” ed è stata organizzata dalla Prefettura di Pescara in collaborazione con le Forze di Polizia, la Provincia, il Comune, la Camera di Commercio, il Liceo Misticoni-Bellisario, l’Istituto Tecnico Marconi di Penne, la Scuola Comics di Pescara e l’Associazione Italiana “Familiari e Vittime della Strada Onlus – sez. di Pescara”: una manifestazione dal sapore agrodolce visto che mentre si balla, canta e curiosa tra gli ultimi modelli di moto si riflette sui numeri sempre più drammatici delle morti causate da caschi non omologati piuttosto che dal bicchiere di troppo.
L’iniziativa vede il sostegno anche di alcuni detenuti della Casa Circondariale di Pescara: hanno  svuotato i caschi delle parti superflue (gomma, polistirolo, cinturino sottogola ecc.) lasciando poi che la creatività degli studenti del Misticoni li trasformassero in vasi colpi di fiori piuttosto che in tavolozze sulle quali esprimere il proprio estro sensibile e mai banale.
Sul palco, invece, gli interventi di chi una vita l’ha strappata alla morte magari con un tempestivo soccorso così come ampio spazio è stato lasciato ad un più tecnico dibattito sul codice della strada spesso sconosciuto dai più giovani non ancora patentati. 
In vendita senza prezzo, ma ad offerta libera, i tanti bei caschi tarsformati in oggetti d’arredo : l’intero incasso della manifestazione verrà devoluto all’associazione “Vittime delle strada”.

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