video » Sixty: primo assenso al concordato

DELLI CARRI

sixtyCHIETI – Per l’avvio decisivo manca ancora il voto favorevole della maggioranza dei creditori, 340 milioni di euro in tutto, ma intanto un primo sì alla procedura di concordato preventivo della Sixty è arrivato. Buone notizie dunque per i lavoratori del marchio tessile, una cinquantina alle dipendenze della Newco e circa quaranta che verrebbero integrati in società satellite, mentre invece resta alta l’attenzione da parte dei sindacati sui trecento che rischierebbero di restare fuori dai giochi. A votare favorevolmente lunedì in tribunale per il concordato, di fronte al giudice delegato Nicola Valletta, sono state tre società, fra cui la Sixty Far East che da sola vanta crediti per 33 mln di euro; parere negativo è giunto a mezzo posta certificata, come consentito dalla procedura, dai creditori che vantano poco più di un milione di euro; assenti invece le banche con il credito più corposo da 250 mln di euro.
Decisivi dovrebbero essere comunque i prossimi venti giorni con il parere di tutti i creditori ammessi al voto che, in caso di silenzio-assenso, contribuirebbero ad evitare il fallimento dell’azienda, favorendo di fatto un piano di salvataggio che prevede la formazione di una società che rilevi i marchi Energie e Miss Sixty subito dopo il concordato e a marzo prossimo Refrigiwear e Murphy&Nye.


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