Come ogni mattina, puntuale alle 6.45, il noto pregiudicato Claudio Di Risio, già esponente della famosa Banda Battestini, passeggiava tranquillo con il suo cane nel cortile della sua abitazione in Via Nora 14 a Pescara. Ad attenderlo, questa mattina, però, un uomo armato di una calibro 45 dalla quale sono stati esplosi tra i sei ed i sette colpi in direzione delle gambe, ma solo un paio sono andati a segno, tanto che pare che Di Risio gli abbia detto – ma se non sai neanche sparare – Nonostante l’enorme chiazza di sangue lasciata sul terreno, la ferita non é parsa molto grave e già in giornata potrebbe essere dimesso. Sul posto il Nucleo Investigativo dei Carabinieri diretto dal capitano Eugenio Stangarone. Da una parte il consueto rito dei rilievi, dall’altra le indagini che hanno subito prodotto un risultato: già in mattinata i Carabinieri hanno operato un fermo che poi è stato tramutato in arresto. In manette è finito Roberto Martelli, 33 anni, pluripregiudicato. Con lui  Di Risio aveva avuto tempo fa uno screzio, sfociato oggi in una sorta di autentico regolamento di conti. Le indagini si sono concentrate subito su Martelli “in quanto – ha detto il comandante dei carabinieri di Pescara Marcello Galanzi – era a noi noto l’odio che provava nei confronti di Di Risio”. Martelli, che era agli arresti domiciliari, e’ stato trovato all’interno del suo negozio di alimentari. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione e il negozio alla ricerca della pistola utilizzata per colpire Di Risio, una calibro 45 semiautomatica. L’arma pero’ non e’ stata trovata. I militari hanno invece sequestrato dei vestiti che Martelli presumibilmente indossava al momento della sparatoria. E’ stato inoltre eseguito lo stub. Il comandante dei carabinieri ha aggiunto che quasi sicuramente c’era anche un altro giovane, che pero’ non e’ stato ancora identificato. In mattinata i carabinieri hanno tenuto sotto controllo anche altre due persone, che pero’ sono risultate estranee alla vicenda. Di Risio ha riportato la frattura di una tibia. Questa mattina e’ stato subito portato in ospedale ma dopo le medicazioni e’ voluto tornare a casa. Nel pomeriggio e’ tornato di nuovo all’ospedale perche’ la ferita ha ripreso a sanguinare. Roberto Martelli ha detto ai carabinieri di essere innocente. Stando alle prime ricostruzioni “la faida personale” tra la vittima e il presunto colpevole non e’ recente “e’ una storia – ha detto il comandante Galanzi – abbastanza vecchia che dovrebbe limitarsi ad un ambito legato allo spaccio di stupefacenti”. Il presunto colpevole e’ accusato di tentato omicidio, lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma da fuoco. Martelli era agli arresti domiciliari e aveva il permesso di andare a lavorare nel suo negozio a partire dalle 7.30. La sparatoria pero’ e’avvenuta alle 7 e quindi deve rispondere anche di evasione. Claudio Di Risio invece non ha detto nulla ai carabinieri. Martelli e’ stato trasferito al carcere di Pescara in attesa della convalida dell’arresto. Il pm che si occupa della vicenda e’ Salvatore Campochiaro.

Nella foto: IL PORTONE DELLA SPARATORIA
DI RISIO E LA BANDA BATTESTINI – 51 anni di Pescara Claudio Di Risio era uscito solo un paio di giorni fa dal carcere di S.Donato dove era stato rinchiuso due mesi fa  per possesso di arma da fuoco. E’ Considerato luogotenente storico di Massimo Ballone, leader della Banda Battestini che negli anni ’80 si era resa protagonista di una lunga serie di episodi criminosi e soprattutto della clamorosa evasione del 1985. Ancora vivo nella memoria l’agguato mortale ad Italo Ceci, altro componente storico della Banda Battestini, ma se quell’episodio poteve essere benissimo legato alla decisione di Ceci di collaborare all’epoca con le Forze dell’Ordine, in questo caso il regolamento di conti  riguarda certamente episodi più recenti.

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