video » Stadio di Acquasanta e classe imprenditoriale: le verità di Cialente

lirica

cialenteREDAZIONE – Stadio di Acquasanta e gli imprenditori che lavorano nell’aquilano che dovrebbero far grande L’Aquila calcio ma non lo fanno ad eccezione dei soliti Chiodi, Mancini e gli altri soci. Il sindaco Massimo Cialente tuona a 360° la sua rabbia ricordando come i fondi previsti siano stati pagati per oltre 3 miliardi di euro. ” Se ci fosse la volontà, altro che serie B all’Aquila. Qui ci sono imprenditori aquilani e di fuori che stanno prendendo tanto dal nostro territorio ma non lasciano nulla in cambio. Chi fa i lavori? Nulla di segreto, basta consultare internet. Vi dico solo che se ci fosse la volontà si potrebbero fare grandissime cose. Grazie a Chiodi, Mancini e gli altri soci, ma non basta. Acquasanta? Nessun problema. A fine giugno il termine dei lavori, poi le autorizzazioni necessarie e il prossimo campionato L’Aquila potrà giocarlo regolarmente nel suo nuovo stadio”. Questi sono alcuni dei passaggi chiave della nostra inchiesta sullo stadio di Acquasanta e sulle vicende legate alla società aquilana. Facciamo un esempio. Ci sono imorese  che hanno acquisito lavori per oltre 300 milioni di euro. Per legge si può scaricare l’1,5% del fatturato annuo in immagine e pubblicità. Fate voi i conti di che cifre potrebbero rendersi disponibili. E se le imprese non aquilane dicono che  fanno propaganda per il loro territorio? Si ricordino che è L’Aquila a dare loro ricchezza. Non c’è altro da aggiungere, ma è giusto ricordare ai tifosi che magari vogliono Virdis piuttosto che Pozzebon che il cuore del problema non è certo tecnico. Basta riflettere. Tutte le parole del sindaco Cialente nell’intervista online.


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