video » Stupro, la vittima: “La sentenza non cambia la mia vita”

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tuccia francesco”Davanti a questa sentenza la mia vita non cambia, nel senso che otto anni, dieci o dodici per me non sarebbero mai stati abbastanza”. Come non capire la frase della ragazza vittima dello stupro, l’unica pronunciata subito dopo la lettura del dispositivo di condanna a 8 anni per Francesco Tuccia, l’uomo che le ha distrutto la vita. Con un atto di violenza che è stato completamente riconosciuto come tale dai giudici del Tribunale de L’Aquila.
Cosa può cambiare un anno in più o in meno, a fronte di una vita che non sarà più la stessa dopo quella notte? La differenza nella misura della punizione è soltanto una sottigliezza giuridica. Lo stesso processo in fondo lo è. Perché nessuno in Italia (e oggi è scritto anche in sentenza) può nutrire il minimo dubbio sull’andamento dei fatti, nessuno (se vogliamo essere più chiari) può più permettersi di parlare di consenso della vittima. Tutti le devono riconoscere il coraggio esemplare. Perché per le vittime di uno stupro il banco della persona offesa, in alcune fasi dei processi, si trasforma in quello degli imputati. Perché solo sforzarsi a ricordare e raccontare significa subire una seconda violenza.
Il resto? Sottigliezze. Il filo esile che distingue un tentato omicidio dalle lesioni gravi. E’ stata materia di riflessione serena e rispettata del tribunale in camera di consiglio, riconosciuta e apprezzata da tutte le parti del processo. E’ tema di confronto oggi sui giornali tra innocentisti e colpevolisti. Sarà argomento centrale del processo d’appello. E’ stato lasciar morire, accettare il rischio che la vittima abbandonata nella neve perdesse la vita, secondo la Procura. E’ stata comunque violenza inaudita ed efferata secondo il Tribunale. Cosa sia stato davvero, lo sa solo lei, la ragazza. La vita di Tuccia quella sì, potrà cambiare, i giorni di reclusione si allungheranno o si accorceranno a seconda del crinale del diritto, e quando tutto finirà sarà ancora giovane. La vita della sua vittima, invece è già cambiata.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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