video » Stupro Pizzoli: Tuccia condannato a 8 anni.

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tuccia francesco 3Francesco Tuccia, l’ex militare di stanza campano di stanza a L’Aquila, è stato condannato a 8 anni di reclusione per violenza sessuale. Cade l’accusa di tentato omicidio sulla studentessa laziale stuprata all’uscita della discoteca “Guernica” di Pizzoli. Si è conclusa così la quarta ed ultima udienza del processo all’ex militare  Francesco Tuccia, 21 anni di Montefredane (Av) che era accusato di violenza sessuale e di tentato omicidio. La notte del 13 febbraio 2012 il giovane violentò nel parcheggio della discoteca “Guernica” di Pizzoli, una 23enne studentessa “fuori sede” di Tivoli. La ragazza rischiò di morire a causa dell’enorme emorragia provocata dalle lacerazioni interne e per il freddo della notte aquilana. Si salvò grazie al pronto intervento di un buttafuori che la trovò seminuda vicino alla neve, in un lago di sangue, a meno 11 gradi. Tuccia era stato arrestato il 22 febbraio e rinchiuso in carcere a Teramo (nella stessa cella di Salvatore Parolisi). Il PM David mancini aveva chiesto la condanna a 14 anni di reclusione.

STUPRO L’AQUILA: MAMMA VITTIMA, RIMANE CIO’ CHE LE E’ STATO TOLTO
 “I giudici hanno preso la decisione opportunamente dagli elementi che hanno ritenuto prendere a sostegno di tale sentenza, poi ritenerla soddisfacente in certe situazioni non lo e’ mai perche’ non si puo’ ripristinare quello che e’ uno stato di fatto che non c’e’ piu’. A mia figlia comunque non verra’ restituito quello che e’ stato tolto quindi dobbiamo sempre confidare nelle istituzioni”. Lo ha detto la mamma della studentessa universtiaria di 21 anni di Tivoli, anche lei presente all’udienza con il marito. Parlando poi della possibilita’ di ricorrere in appello, sempre la madre della giovane studentessa ha concluso: “Forse emergeranno altri elementi che potranno meglio rendere il fatto avvenuto”.

STUPRO L’AQUILA: PARTE CIVILE, SENTENZA CHE RESTITUISCE GIUSTIZIA
 “La sentenza e’ stata correttamente espressa dal collegio di questo tribunale che ha ritenuto di riconoscere Francesco Tuccia, responsabile del reato di violenza sessuale nei confronti della giovane stuprata. Non hanno ritenuto di dover addebitare il reato di tentato omicidio, bensi’ e’ stato modificato il capo di imputazione e si e’ affermata una responsabilita’ rispetto alle lesioni personali gravi”. Lo ha detto l’avvocato Simona Giannageli, legale del Centro antiviolenza dell’Aquila, commentando la sentenza di condanna per Francesco Tuccia alla pena di otto anni di reclusione. “Io credo – ha aggiunto – che questa sentenza possa e debba svolgere assolutamente la sua unica e precisa funzione: quella di aver stabilito con chiarezza le responsabilita’ e di restituire in qualche modo un minimo di giustizia alla giovane studentessa e indirettamente a tutte le donne di questo paese”.

STUPRO L’AQUILA: LEGALE STUDENTESSA, PENA NON IRRISORIA
 Le sentenze non vanno commentate. Ritengo che i giudici abbiano deciso in serenita’. Ovviamente ritengo che sicuramente quella che e’ stata la sentenza che abbiamo appena sentito e’ una sentenza che comunque riconosce la gravita’ del fatto anche perche’ gli anni inflitti a Tuccia sicuramente non sono comunque una pena che puo’ essere considerata una pena irrisoria”. Lo ha detto l’avvocato Enrico Gallinaro, legale di fiducia della studentessa universitaria di Tivoli  dopo la lettura della sentenza.

STUPRO L’AQUILA: VITTIMA, CONDANNA NON CAMBIA MIA VITA
 “Davanti a questa sentenza la mia vita non cambia, nel senso che otto anni, dieci o dodici per me non sarebbero mai stati abbastanza”. E’ il breve commento della studentessa universitaria di 22 anni di Tivoli  dopo la lettura della sentenza.

 
 
LA LETTURA DELLA SENTANZA

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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