REDAZIONE- Divorzio ufficiale: Roberto CAPPELLACCI, malgrado il contratto in essere( scadenza 30-6-’14), non è più l’allenatore del TERAMO. Le parti si sono separate in modo, per così dire, civile: risoluzione consensuale. Per il tecnico di TORTORETO una scelta dolorosa. Legatissimo al club nel quale da calciatore assai giovane ha stravinto, formandosi e forgiandosi, un campionato di C2( stagione 1985-’86 con RUMIGNANI in panchina), CAPPELLACCI si è ripetuto da allenatore primeggiando lo scorso anno in serie D e, poi, compiendo un’autentica impresa nella stagione testè consegnata agli archivi con la doppia finale contro l’AQUILA per la promozione in PRIMA DIVISIONE. Obiettivo inimmaginabile alla vigilia del torneo. Non solo: il TERAMO dei tanti giovani ed esordienti ha espresso a detta degli esperti il miglior calcio del girone insieme col PONTEDERA, promosso nella ex C1. CAPPELLACCI, almeno in questo momento, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Si affiderà, nei prossimi giorni ad un comunicato. Nel rispetto del personaggio schivo, ma assolutamente autentico. Rivisitando il biennio costellato di successi, non si può fare a meno di ricordare e sottolineare  che il rapporto col Presidente CAMPITELLI è stato spesso tormentato, ma, in realtà, lo è stato di più con il d.s. Marcello DI GIUSEPPE e con il d.g. Massimo D’APRILE che, invece, almeno così pare, resteranno al loro posto. Per la successione di CAPPELLACCI, si parla da settimane di Cristian BUCCHI, ma anche di Vincenzo VIVARINI. Nelle ultime ore ha preso quota anche un’altra candidatura, quella di Vincenzo Cosco, 49 anni molisano, che ha già allenato in Abruzzo Pro Vasto e Atessa-Val di Sangro.

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