video » Teramo, l’Ipogeo delle polemiche

ipogeoSenza ombra di dubbio il progetto dell’Ipogeo a Teramo è l’opera più discussa di tutte perché sono stati numerosi gli attacchi fatti all’indirizzo dell’amministrazione Brucchi sia da parte dell’opposizione ma anche da parte di associazioni culturali. “Progetto iniziale stravolto, solo una stanzetta” dice Cordoni (Idv) che definisce così la sala Ipogea che ospiterà il “Museo della scultura” dedicato a Crocetti e Pagliaccetti. Dopo la presa di posizione di “Teramo 3.0”, arriva la nota dei gruppi consiliari del Pd, Prc-Pdc e della lista civica Città di Virtù che definiscono “bunker” la sala Ipogea. “La cittadinanza – affermano i partiti di opposizione – deve sapere che questa opera è parte del famigerato Ipogeo, ossia 3 milioni di euro pubblici, non sufficienti per realizzare ciò che era stato annunciato, un percorso espositivo sotterraneo tra la Villa comunale e piazza Garibaldi”. I commenti sono pesanti: la copertura esterna viene definita “grande catino arrugginito”, “opera fallimentare”, in più la sala grande “non si sa come e a spese di chi sarà utilizzata considerando che non è raggiungibile dalla saletta già innaugurata”. Nessun appunto sui due artisti scelti, ma viene attaccato il procedimento degli artisti inseriti all’interno: “scelte sulle gestione del patrimonio pubblico che sono state fatte in perfetta solitudine, senza considerare, ad esempio, un comitato scientifico deputato ad esprimersi”. Una situazione molto particolare che di certo non si placherà con il passare del tempo nonostante oggi è il giorno dell’inaugurazione alla presenza del ministro delle Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello.


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