Cavalieri dell’ordine di Malta: un titolo tanto altisonante quanto usurpato, quello che si sarebbero attribuite le nove persone, tra le quali anche Luigi Panzone, docente universitario pescarese di 56 anni per il quale è stato imposto l’obbligo di dimora, arrestate nell’ambito di un’operazione condotta dai carabinieri di Roma in diverse regioni italiane, Abruzzo compreso. I nove avrebbero garantito lavoro in Italia a centinaia di stranieri provenienti dalla Tunisia, fingendosi appunto Cavalieri di Malta. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, conferimento illecito di onorificenze e decorazioni cavalleresche e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’operazione è stata eseguita dai militari della Compagnia di Trastevere e della stazione Monteverde Nuovo, ed ha comportato arresti e perquisizioni in Lazio, Abruzzo, Calabria e Veneto. I componenti dell’associazione operavano sotto l’egida di un’associazione di volontari della Protezione Civile, per procurare illegalmente l’ingresso in Italia – formalmente per la frequentazione di un corso per l’uso del defibrillatore – di 350 cittadini tunisini. A questi venivano chiesti tra i 2.000 e i 5.500 euro, con la promessa dell’ingresso in Italia per un successivo lavoro. Per lo stesso motivo, lo scorso 23 novembre, erano state arrestate tre persone per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fermate alla dogana dell’aeroporto di Fiumicino mentre tentavano di far entrare in Italia 66 tunisini. Le vittime erano state fornite di un falso visto collettivo del Ministero degli Esteri, falsi cartellini di appartenenza al Sovrano Ordine Ospitaliero Melitense di San Giovanni da Gerusalemme Cavalieri di Malta, in qualità di volontari, e pettorine catarifrangenti con le insegne del falso ordine.

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