video » Viabilità: appello del presidente per le strade provinciali del chietino

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di giuseppantonioC’è un caso Chieti. Un caso più unico che raro, poiché la segnalazione arriva dall’interno, e per questo fa ancora più rumore. Le strade della provincia di Chieti sono indecenti e vergognose, a dirlo è la provincia stessa, nella sua massima espressione istituzionale: il presidente Enrico Di Giuseppantonio, che dichiara lo stato di emergenza. Tutti coinvolti, tutti mobilitati per la rete stradale del territorio, 2000 chilometri in uno stato pietoso. Al capezzale dell’asfalto sbrindellato Di Giuseppantonio ha chiamato a raccolta parlamentari, sindaci, sindacati, prefetto, assessori, consiglieri e governatore. Una denuncia pubblica che somiglia ad un’autodenuncia, visto che la competenza sarebbe proprio dell’ente provinciale, se non fosse che è proprio il presidente a dichiararsi inadempiente per ragioni non dipendenti dalla sua volontà. Mancano i sodi, e quei pochi che restano dopo quattro anni di sforbiciate non bastano nemmeno ad asfaltare il villaggio di Barbie, figuriamoci la rete stradale della provincia abruzzese con più comuni da raggiungere. “Senza un intervento dello Stato – dice Di Giuseppantonio – rischiamo di chiudere al traffico buona parte delle arterie provinciali e di gettare nell’isolamento totale le zone del più profondo entroterra. Un semplice programma decennale di asfaltatura costerebbe 18 milioni di euro l’anno, che però non ci sono”. L’appello arriva proprio nei giorni in cui si torna a parlare dell’abolizione delle province, e non a caso Di Giuseppantonio conclude così: “Se non si vogliono salvare le province, si salvino almeno le provinciali”.


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