Paride Minervini, il superperito incaricato dalla Procura di svolgere accertamenti sul luogo in cui si é consumata la terribile tragedia della esplosione della ditta di fuochi pirici Di Giacomo di Villa Cipressi lo scorso 25 luglio, é tornato oggi in Abruzzo per effettuare un nuovo sopralluogo. Attività di natura ordinaria spiegano gli inquirenti che attendono ancora i risultati delle analisi svolte anche dagli specialisti del Ris, ma il fatto stesso che a distanza di oltre un mese dalla tragedia, malgrado da Palazzo di Giustizia si continui a parlare di terribile casualità, non é stato ancora chiuso il fascicolo significa che ci sono ancora molti aspetti da chiarire e che, soprattutto, non é stata ancora esclusa definitivamente la pista dolosa. Ipotesi, al momento, visto la delicatezza dell’evento ed il sacrificio in termini di vite, particolarmente rilevante, tenuta sotto il più stretto riserbo anche perchè non si sono ancora del tutto conclusi i lavori di messa in sicurezza, ma serpeggia, per altro già da un po’ di tempo, tra gli addetti ai lavori, un particolare tra l’altro confermato dagli stessi inquirenti: quello di una rete di recinzione tagliata. Particolare evidentemente non sottovalutato sul quale si stanno facendo approfondimenti, anche perchè, con tutto quello che é accaduto, potrebbe essere stata anche recisa da un oggetto sparato in aria dall’esplosione. In ogni caso le indagini proseguono ed i tempi sono tutt’altro che brevi.

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