Welfare: le proposte della CGIL per l’aquilano

SPI CGILStop all’impoverimento delle aree interne della provincia dell’Aquila. Occorre mettere in atto strategie a lungo termine per impedire che la chiusura di servizi abbia come conseguenza lo spopolamento dei piccolo Comuni, soprattutto montani. A lanciare l’allarme è lo Spi-Cgil, il sindacato dei pensionati, che guarda con preoccupazione alle politiche di razionalizzazione e spending review che penalizzano le fasce più deboli della popolazione, a partire dagli anziani. Dopo la chiusura ormai certa delle guardie mediche in alcuni comuni dell’entroterra aquilano (Campo di Giove, Pizzoli, Barisciano e Gioia dei Marsi) secondo il sindacato dei pensionati ci si deve fermare a riflettere. Anche intorno allo stesso tavolo. Il punto di partenza, però, “deve essere l’Accordo di partenariato 2014-2020 concluso di recente dal ministero per lo Sviluppo economico e l’Unione europea”, spiega la segretaria provinciale Loretta Del Papa. L’obiettivo deve essere, secondo il sindacato, rendere efficiente la rete territoriale per l’emergenza, potenziare le forme associative fra Comuni, incrementare la telemedicina e implementare i trasporti.

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