“Wine e Wedding”, Marina Cvetic Masciarelli madrina del progetto

viniI vini italiani sono sempre più apprezzati all’estero, soprattutto in Usa, in Canada, in Cina e in Russia e i dati sulla crescita dei volumi dell’export ne sono testimonianza: +10% in quantità e +28% in valore fino a gennaio (dati Istat), una tendenza, questa, che rafforza la solidità del marchio Made-In-Italy e conferma la percezione del binomio enologia italiana uguale qualità. La spinta a concentrare sull’export tutti gli sforzi del business, però, non è la sola risorsa a disposizione dei nostri mercati enologici, soprattutto in considerazione del fatto che, analizzando più a fondo i dati del 2012, si scopre che se è pur vero che il vino italiano ha stabilito il record storico con un valore all’export di 4,7 miliardi (+6,5%) bisogna considerare che questo è il risultato di un aumento del prezzo e non di un aumento del volume totale, che anzi ha subito una flessione decisa facendo registrare, nei quantitativi, un -8,8%. Sarebbe a dire che abbiamo venduto meno ma ad un prezzo più alto.
Questi dati sembrano la giusta premessa per dare una sferzata in positivo all’enoturismo di lusso, spingendo il Made-in-Italy soprattutto come prodotto a tutto tondo, ovvero da acquistare e consumare sul territorio, circondati dall’autenticità e dalla meravigliosa bellezza, non replicabile, offerta dal panorama italiano in termini di natura e storia.
Una sfida nella quale si impegna il brand Wine&Wedding, italianissimo a dispetto del nome, che ha pensato e realizzato un’operazione molto interessante: portare facoltose coppie estere a sposarsi in Italia in Wine Resorts di lusso garantendo il rigoroso rispetto del Made-in-Italy non solo a tavola ma anche in tutto ciò che si sviluppa attorno al settore wedding: abiti, gioielli, confetti, fiori e design. Un’idea doppiamente interessante, innanzitutto perché affonda le sue basi nel settore luxury, l’unico a non perdere mai colpi e a far registrare una curva in lenta ma costante crescita: +13% nel 2011 e +10% nel 2012 e poi perché rappresenta una vera opportunità per moltissime aziende italiane del settore enoturistico: “I cosiddetti destination weddings, ovvero i matrimoni fuori porta, sono un trend evidente negli USA e in altri Paesi (Russia, Giappone, Cina, Brasile) e costituiscono un settore assolutamente nuovo per noi, una nuova domanda del mercato alla quale con Wine&Wedding rispondiamo”, racconta Giovanna Dello Iacono, manager del gruppo.
Gli stranieri che scelgono il nostro Paese per celebrare le proprie nozze o il viaggio di nozze, infatti, sognano di immergersi in quel fascino e quella magia che l’idea di Italia rappresenta, immaginano un ricevimento composto da cibi ma soprattutto da vini tra i più apprezzati al mondo e vogliono un Sì avvolto nelle magiche atmosfere delle città storiche e delle wineries, con filari a perdita d’occhio e dimore di una bellezza sconvolgente. “L’ultima tendenza dei destination weddings è proprio il matrimonio in vigna: così noi andiamo a prendere i futuri sposi e li portiamo in Italia, facendo conoscere loro le potenzialità enormi del nostro territorio. Tutto questo possiamo farlo solo sviluppando sempre di più il nostro network di eccellenze – continua Giovanna Dello Iacono – che a tutt’oggi conta dieci Wine Resorts, nove cantine e collaborazioni con fornitori top di gamma, oltre che con wedding planners, fotografi, designer e consulenti d’immagine che rendono possibile costruire un matrimonio cento per cento Italian-Style”.
All’interno dell’offerta 2013 alcune tra le cantine più importanti d’Italia: Pietradolce, Beni di Batasiolo, Bellavista, Planeta, Petra, Tasca d’Almerita, Lungarotti, San Felice e Masciarelli. “Stiamo lavorando alla nuova Guidebook 2014 che uscirà il prossimo ottobre – conclude Dello Iacono – all’interno della quale saranno presenti anche nuove cantine e nuovi WineResorts con i quali stiamo prendendo accordi”.

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