Multe e denunce per i cittadini che entreranno nelle zone del cimitero monumentale interdette al pubblico. Dopo la scossa tremenda che domenica mattina ha distrutto i borghi dell’Appennino umbro-marchigiano il sindaco inasprisce i provvedimenti per limitare l’accesso delle persone nelle zone a rischio del cimitero.
Due le aree chiuse dopo la scossa di domenica si tratta dell’edificio 96 che oggi è un cantiere aperto e della zona dei nove martiri. I lavori per la messa in sicurezza e poi per il ripristino degli edifici partiranno entro novembre dopo otto anni di attesa perché mancano i finanziamenti, come ribadisce il sindaco Massimo Cialente, ma anche perché è molto complessa l’operazione per togliere le salme alcune delle quali risalgono anche a un secolo fa e poter così procedere con il recupero. Un processo molto delicato per il quale l’amministrazione comunale ha pensato a una soluzione particolare.
Molte le persone in visita ai defunti in questo lungo weekend dei morti e anche questa mattina. Alcune transenne sono state predisposte per impedire il passaggio e uomini della protezione civile presidiano l’area.
Il servizio del Tg8: