Cittadini, educatori e genitori si mobilitano per dire no alla chiusura della scuola dell’infanzia della frazione di Bagno, che il Comune dell’Aquila vorrebbe spostare nel plesso scolastico di Pianola. Raccolte 400 firme in pochi giorni.
Con una delibera del 29 novembre scorso il comune dell’aquila ha deciso di chiudere la Scuola dell’infanzia della frazione di Bagno, quasi 2.500 abitanti, una delle frazioni più popolose della città. Una scelta che agita la popolazione, alle prese con la tenuta sociale messa a dura prova dal terremoto.
Genitori, educatori e cittadini: tutti si mobilitano per chiedere al comune di rivedere la sua scelta. Già 400 le firme raccolte in pochi giorni per scongiurare la chiusura del plesso, ritenuto uno dei migliori per la qualità didattica, e che accoglie 28 bambini di tutta la circoscrizione di Bagno-Monticchio.
Una decisione inspiegabile, dicono i residenti, considerando che nel 2015 il Comune aveva dato incarico di demolire la scuola elementare di Bagno, per poter ricostruire al suo posto una scuola dell’infanzia più grande con un giardino, che diventasse un punto di riferimento anche per le famiglie delle altre frazioni della circoscrizione, una delle più estese, con i suoi 3.500 residenti . Incomprensibile – dicono i cittadini – che ora il Comune voglia ignorare addirittura la presenza di una stanziamento finanziario.
Intanto la ricostruzione procede, nuovi cantieri sono in corso, ma l’appello è ad avere altri servizi, soprattutto un’area verde attrezzata, con un campetto di calcio e un parco giochi e un centro polivalente per accogliere eventi e attività. Per ora a Bagno ci sono soltanto la scuola dell’infanzia e le Poste.
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