La pioggia caduta incessante per tutta la giornata di ieri non ha scoraggiato gli aquilani, i turisti, i fedeli. L’avvio della 725esima Perdonanza celestiniana, davanti alla basilica di Santa Maria di Collemaggio, è avvenuto nell’abbraccio collettivo di cittadini e istituzioni.
Soltanto di pochi minuti il ritardo dell’accensione del Tripode, apertura ufficiale del giubileo celestiniano, poi, il via alla festa tra ombrelli, raccoglimento, commozione e spettacolo. Tante persone nel centro storico dell’Aquila, una città che comincia ad assaporare il ritorno alla normalità, proprio come tre anni fa, quando nella notte del 24 agosto una scossa di magnitudo 6.0 sconvolse Amatrice e tanti altri borghi del centro Italia.
Subito dopo l’accensione del “Fuoco del Perdono”, passato dalle mani del giovane tedoforo Leonardo Puca a quelle del sindaco Pierluigi Biondi, i discorsi delle istituzioni. Nel suo messaggio Biondi però non ha mai fatto riferimento ad Amatrice, così come pure il cardinale, l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi, che ha però sottolineato come nel decimo anniversario dal sisma “un importante motivo di riflessione poggia sul tema della ricostruzione”. Ci ha pensato Gianni Morandi a ricordare, nell’atmosfera generale della festa, che quella di oggi è invece una giornata di lutto nazionale per la tragedia di Amatrice. Dopo l’accensione del Fuoco del perdono, due ore di spettacolo gratuito dal titolo “L’Aquila Rinasce”, voluto e ideato dal direttore artistico della Perdonanza, il maestro d’orchestra Leonardo De Amicis.
Ci ha pensato Gianni Morandi a ricordare, nell’atmosfera generale della festa, che quella di oggi è una giornata di lutto nazionale per la tragedia di Amatrice. Lui che fu anche tra i primi artisti ad arrivare all’Aquila, dopo il terremoto del 2009, è tornato nel decennale ospite, insieme a numerosi altri artisti, della serata d’apertura della 725esima Perdonanza celestiniana. E dopo l’accensione del “Fuoco del perdono”, due ore di spettacolo gratuito dal titolo “L’Aquila Rinasce”, voluto e ideato dal direttore artistico De Amicis. Sul palcoscenico si sono alternati artisti italiani straordinari: oltre a Gianni Morandi, anche Giancarlo Giannini, Amii Stewart, Paolo Vallesi, Simona Molinari, Piero Mazzocchetti, Stefano Di Battista, Vittoriana De Amicis, Franco Nero, Vanessa Redgrave.
Ad accompagnare, l’Orchestra nazionale dei conservatori d’Italia e i cori scelti tra le nostre illustri compagini residenti, diretti dal Mº De Amicis, hanno fatto da colonna sonora all’eccezionale serata.