Tasse, ricostruzione, lavoro, genio civile e spopolamento delle aree interne: gli industriali richiamano la politica ad agire per risolvere i problemi che il territorio aquilano si trascina dal post-sisma.
Confindustria convoca una conferenza stampa per richiamare la politica alle sue responsabilità: da troppi mesi la Regione Abruzzo non convoca il tavolo regionale sulla questione delle tasse che il Governo Berlusconi sospese a 200 imprese subito dopo il terremoto e di cui l’Europa chiede la restituzione indietro perché le ritiene aiuti di Stato.
Un lungo braccio di ferro che tra pressioni e dossier consegnati ai rappresentanti italiani in Europa non ha ancora trovato una soluzione. Non solo: politica silente e inerte anche sulla ricostruzione relativa al cratere del 2009, che ancora vive una serie di problemi, come quello della lentezza della ricostruzione dei Comuni che aggrava lo spopolamento in corso ormai da anni. Occorre fare di più sul fronte delle politiche per incentivare il lavoro, dice Ezio Rainaldi delegato di Confindustria per la ricostruzione post-sisma.
Insomma nulla di nuovo sotto il sole, la situazione resta di stallo totale. Confindustria, di ritorno dalla lunga pausa estiva, mette sul tavolo un calendario di appuntamenti: si parte dalla riunione con tutte le attività produttive, che sarà seguito da quello con le parti sociali. Infine, un tavolo ad hoc sarà dedicato alle aree interne, come spiega Francesco De Bartolomeis direttore di Confindustria L’Aquila Abruzzo interno.
Il servizio del Tg8