Trecentoventicinque stand arrivati da tutt’Italia e – ovviamente – da tutto l’Abruzzo. Successo ieri per la 72esima fiera della Befana dell’Aquila, migliaia di visitatori in centro storico.
Dai prodotti siciliani al pane pugliese, dai dolciumi teramani al formaggio sardo fino all’artigianato del Nord: una mescolanza di dialetti, di profumi e di sapori la gentilezza degli emiliani e la simpatia dei napoletani. La fiera dell’Epifania all’Aquila non è soltanto un importante appuntamento per il mercato degli ambulanti, ma anche una giornata di socialità, d’incontro, un’occasione unica forse in Italia in cui si unisce la tradizione all’economia, quella che muove il mercato degli ambulanti, al quale – in questo contesto di crisi – si rivolgono sempre di più anche i giovani.
La fiera dell’Epifania del capoluogo abruzzese ieri ha compiuto 72 anni, tutti gli aquilani la cerchiano di rosso sul proprio calendario, secondo appuntamento più atteso dopo la Perdonanza: guai a mancare, anche soltanto per mangiare l’immancabile piadina romagnola con la cipolla,o per fare gli acquisti più particolari e curiosi, o fare scorta di dolci e di giochini da destinare alla calza che la Befana ha lasciato questa mattina ai bambini dell’Aquila. Ieri un fiume di persone ha invaso il centro storico della città, finalmente più libero dai puntellamenti dopo 10 anni dal terremoto; un centro storico che ha recuperato normalità e bellezza.
La fiera dell’Epifania dell’Aquila – organizzata dalla Fiva Confcommercio si tiene dal 1948 – e non si è mai interrotta, nemmeno all’indomani del sisma: nel gennaio del 2010, 8 mesi dopo il terremoto, le bancarelle erano lì, a portare uno sprazzo di gioia nel cuore della città messa in ginocchio, con un percorso ridotto ma che consentì a migliaia di persone e di sfollati di ritrovarsi. Quest’anno la Fiera ha ripreso vigore, complice anche la bella giornata – anche se molto fredda- . Un giro di fatturato che – fanno sapere dalla Fiva Confcommercio – che ha superato di molto quello dell’anno scorso (quando, tra l’altro, il maltempo disincentivò molte persone). Ancora presto per fare un bilancio economico preciso ma, dice il presidente della Fiva Alberto Capretti, “la fiera dell’aquila si conferma una delle più ambite d’Italia, con oltre 500 domande di partecipazione ogni anno”.