C’è una luce in fondo al tunnel per i lavoratori dell’ex centro di ricerca Intecs, oggi in sit-in davanti all’Emiciclo per far sentire la loro voce durante il Consiglio regionale.
Le interlocuzioni per portare a compimento il progetto Space economy, avviato dalla passata giunta regionale e in particolare dall’ex assessore alle Attività produttive Giovanni Lolli, vanno avanti. A garantirlo è il nuovo titolare dell’assessorato, Mauro Febbo, che ha ripreso in mano le fila di un discorso interrotto con le elezioni regionali e sul quale c’è totale convergenza.
D’altra parte quello della space economy è davvero l’unica strada al momento per permettere a lavoratori non più giovanissimi di rientrare nel mondo del lavoro: la maggior parte dei 62 ex ricercatori sono in Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego, che scadrà a fine anno. La richiesta dei lavoratori è, dunque, l’applicazione del protocollo d’intesa firmato il 4 febbraio scorso tra Lolli e la Thales Alenia Space, che permetterà all’azienda partner Forender 24, di assumere i primi ricercatori, grazie al progetto nazionale della Space economy, al quale la Regione ha aderito con 10 milioni di euro.
Intanto a margine del Consiglio regionale l’assessore Febbo ha ricevuto tutti i lavoratori della Intecs, ai quali ha spiegato a che punto si trova la trattativa con il Mise e con le aziende coinvolte.
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