L’Aquila, vaccini. I medici della Asl: “C’è il rischio ritorno di malattie gravi”

Non abbassare la guardia sul fronte della prevenzione contro malattie che si credeva debellate o molto allontanate, come il morbillo. L’appello dei medici della Asl aquilana.

L’appello del direttore del reparto vaccinazioni Enrico Giansante, che in occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali della Asl dell’Aquila destinati alle vaccinazioni, è a continuare a vaccinare i bambini ma anche le mamme contro il ritorno di malattie che potrebbero scatenare delle epidemia.

L’unico strumento che abbiamo per fare argine contro il ritorno di malattie anche pericolose – spiega Giansante – è il vaccino.

Le parole del primario arrivano al’indomani dell’approvazione in commissione Affari costituzionali di due emendamenti di Lega e M5s al decreto Proroghe, che in sostanza fanno slittare all’anno scolastico 2019/2020 l’obbligo della vaccinazione e dunque l’esclusione dei bambini non in regola dai nidi e dalle scuole materne. Decade, in sostanza, quanto previsto dal decreto Lorenzin che un anno fa aveva ripristinato l’obbligo vaccinale per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni. Come spiega il direttore Giansante esiste un cosiddetto “effetto gregge”, o meglio “l’immunità di gregge” (il principio grazie al quale un’alta percentuale di vaccinati impedisce agli agenti infettivi di circolare e scatenare epidemie, ndr).

Per raggiungere l’effetto gregge “preventivo”, in sostanza, bisogna raggiungere percentuali molto elevate, intorno al 95% e oltre – spiega Giansante – e il rischio che si può avere in questa fase è che si abbassi questa percentuale e di conseguenza il ritorno di malattie.

Intanto procedono le vaccinazioni nella Asl aquilana.

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