A Fossacesia una giornata di riflessione e proposte tra la Cgil, le associazioni professionali di categoria, del territorio ed i sindaci, per contrastare il lavoro precario e rilanciare la buona occupazione con la tavola rotonda, organizzata dalla Cgil provinciale di Chieti, dal titolo “Le realtà provinciali tra precariato, povertà, lavoro sommerso e contrasto all’illegalità. Quali politiche per il rilancio di una buona occupazione”
“Un’occasione – ha affermato il segretario generale Cgil Chieti Franco Spina – per ricordare che il primo maggio non può essere solo una ricorrenza festiva, ma deve essere anche un momento per costruire percorsi concreti di programmazione e rilancio della buona occupazione”. I temi affrontati sono diversi e tutti strategici: il fenomeno del caporalato che torna ad affacciarsi in settori come
l’agricoltura e non solo, con il conseguente rischio di illegalità diffusa; il tema della salvaguardia delle imprese che correttamente applicano i contratti nazionali e rispettano le norme quali quelle sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; come va combattuta la logica del massimo ribasso e dei subappalti che creano concorrenza sleale e svalorizzano i salari.
Nel corso dei lavori è stata annunciata la bozza di un protocollo d’intesa istituzionale da condividere tra il partenariato sociale e le istituzioni locali e provinciali, al fine di contrastare più efficacemente il fenomeno dell’illegalità nel mondo del lavoro e degli appalti.
A Castelvecchio Subequo il piccolo centro della Valle Subequana, sono state ricordate le vittime sul lavoro. Una corona d’alloro è stata deposta dal sindaco, Marisa Valeri, davanti al monumento collocato nella piazza del paese, dedicato a tutti i caduti sui luoghi di lavoro ma anche a quanti sono morti per garantire pari diritti e dignità. “Il nostro dovere – ha sottolineato Valeri nel corso della cerimonia – è portare avanti anche il ricordo ed il sacrificio di chi ha permesso di raggiungere questi obiettivi”.