Chieti: alla scuola Chiarini De Lollis i detectives dei cambiamenti climatici

Al via il progetto Collaborative Climate Detectives che vede ragazze e ragazzi delle scuole secondarie d’Europa collaborare per studiare i cambiamenti climatici: coinvolta anche la scuola Chiarini De Lollis di Chieti

I cambiamenti climatici sono uno dei problemi più importanti che l’umanità si trova ad affrontare ai nostri giorni: è dunque importante che i ragazzi di oggi vengano formati affinché, una volta diventati adulti, possano essere effettivamente utili per contribuire ad affrontare e magari risolvere questo problema, permettendo alla vita di poter continuare sul nostro pianeta.

Una recente ricerca rivela che se solo il 16% degli studenti delle scuole superiori nei paesi ad alto e medio reddito ricevesse un’educazione sui cambiamenti climatici, potremmo assistere a una riduzione di circa 19 gigatonnellate di anidride carbonica entro il 2050.

Ecco allora che un gruppo di docenti provenienti da diversi paesi d’Europa conosciutisi nei workshop organizzati dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a Galaxia, in Belgio, hanno pensato di unirsi per dar vita al progetto Collaborative Climate Detectives. Si tratta di Giovanni Cielo (Istituto Comprensivo 1 di Chieti, Italia), Samuel Branco (Externato Cooperativo da Benedita, Portogallo), Davide Grossi (Istituto Comprensivo Corigliano d’Otranto – Castrignano dei Greci – Melpignano, Italia), David Balazs Lukacs (Budapest I. Kerületi Petőfi Sándor Gimnázium, Ungheria), Antonio Congedo (Liceo G. Stampacchia – Tricase, Italia), Celestino Magalhães (Piaget Polytechnic Institute, Vila Nova de Gaia, Portogallo), Violetta Menichini (Istituto Comprensivo Don Lorenzo Milani, Civitavecchia, Italia), Emanuel Bettencourt, Rui Soares e António Espadaneira (AE Dr. Francisco Fernandes Lopes, Olhão, Portogallo), Anițaș Cornelia Lăcrămioara (Liceul Teoretic Emil Racoviță, Baia Mare, Romania) e Breazu Doina e Iordaiche Mariana Mirela (Liceul Tehnologic Decebal, Drobeta Turnu Severin, Romania).

Dunque quattro scuole italiane, tra cui la Chiarini-De Lollis dell’Istituto Comprensivo 1 di Chieti, tre portoghesi, due rumene e una ungherese si sono incontrate questa mattina (07.11.2024) su Zoom per affrontare insieme la sfida e cominciare a studiare in maniera concreta il fenomeno dei cambiamenti climatici. Il percorso didattico prevede la progettazione di una vera e propria stazione meteorologica per ciascuna classe coinvolta con la quale poi misurare e raccogliere i più importanti dati atmosferici tra cui temperatura, umidità dell’aria, quantità di acqua piovana, velocità e direzione del vento, per poi confrontarli con quelli raccolti dalle altre scuole in un arco di tempo significativo per poter rilevare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Un progetto ambizioso quanto entusiasmante che mette insieme la passione per la ricerca scientifica, l’abilità nel trovare soluzioni tecnologicamente efficaci ed efficienti, la voglia di incontrare ragazze e ragazzi di paesi diversi dal nostro, la necessità di indirizzare le giovani generazioni verso le professioni del futuro. Il tutto farcito da interessanti lezioni di veri e propri esperti del settore come Gabriele Curci di CETEMPS – Università degli Studi de L’Aquila che questa mattina ha introdotto in maniera chiara, esaustiva e professionale il tema dei cambiamenti climatici. Oltre a quello già svolto sono in programma interventi sulle modalità realizzative di una stazione meteo (David Balazs Lukacs e Ing. Giuseppe Avon), sul coding (Samuel Branco) e sull’uso dell’intelligenza artificiale nei sistemi di condizionamento degli edifici (Ing. Alessandro D’Innocenzo, Università degli Studi de L’Aquila).

Le ragazze e i ragazzi dei vari istituti scolastici saranno impegnati in questa attività fino ad aprile, quando, dopo aver confrontato i dati atmosferici raccolti e tratto le dovute conclusioni, invieranno una dettagliata relazione all’ESA per la partecipazione al progetto Climate Detectives… in modalità “collaborative”.

Anna Di Giorgio: