La commissione regionale per il patrimonio culturale dell’Abruzzo, su suggerimento della Soprintendenza, ha emesso un provvedimento che riconosce l’edificio dell’ex ospizio marino di Giulianova come bene di interesse culturale
La struttura, messa in vendita mesi fa dalla ASL di Teramo, è ora soggetta a vincoli di tutela ancora più rigidi, che ne impediscono la trasformazione in albergo o in un complesso residenziale. La misura esclude dalla tutela i manufatti più recenti presenti nel cortile dell’ex ospizio, risalenti a meno di 70 anni fa. Tuttavia eventuali interventi su queste strutture richiederanno comunque autorizzazioni ministeriali, poiché si trovano in un’area vincolata. Di conseguenza l’uso dell’ex ospizio marino non potrà essere alterato: l’edificio dovrà mantenere una destinazione sanitaria e potrebbe essere trasformato in una residenza per anziani.
Fino a poco tempo fa, l’edificio ospitava il distretto sanitario di base, ora trasferito nella residenza sanitaria (RSA) di Bellocchio. L’ex ospizio marino è stato inserito nella lista dei beni in vendita della ASL di Teramo a seguito di una delibera regionale proposta dall’assessore alla sanità Nicoletta Verì.
Oltre all’ex ospizio marino, la ASL di Teramo ha messo in vendita anche l’ex ospedale di viale dello Splendore, inutilizzato dagli anni ’70. I proventi della vendita di queste strutture saranno reinvestiti nella manutenzione dell’ospedale di via Gramsci, che necessita di interventi strutturali urgenti, in linea con gli accordi tra la ASL e il Comune di Giulianova.