Per Uiltrasporti le adesioni allo sciopero in Enav hanno raggiunto il 90%. Anche a Pescara astensioni dal lavoro. Viglietti: «L’azienda riavvii dialogo ed eviti stop nel Giubileo»
Ha toccato punte del 90% l’adesione al secondo sciopero indetto per oggi da Filt Cgil e Uiltrasporti di quattro ore – dalle 13 alle 17 – dei dipendenti del gruppo Enav (Ente nazionale assistenza al volo) degli impianti di Pescara, Perugia, Napoli e Lampedusa per protestare contro un rinnovo del contratto “carente ed iniquo”. Lo si apprende dal segretario nazionale della Uiltrasporti Ivan Viglietti che ricorda come il rinnovo contrattuale che riguarda circa 5000 lavoratori sia stato firmato nel luglio scorso solo da Fit Cisl, Ugl e Fast che ne rappresentano poco più del 50%.
La protesta ha provocato ritardi e cancellazioni dei voli. Il rinnovo siglato lascia scontenti i professionisti del traffico aereo (dai controllori di volo ai tecnici degli impianti di It a quelli della manutenzione a quelli delle previsioni meteo) perché, spiega Viglietti, gli aumenti salariali che riguardano solo una piccola parte dei dipendenti, sono minimi e sono previsti solo in cambio di maggiore flessibilità; gli altri non hanno alcun beneficio.
«Se l’Enav vuole affrontare l’anno giubilare senza scioperi a raffica, deve trovare il modo di riaprire il dialogo per modificare e integrare questo rinnovo contrattuale», ha spiegato Viglietti, annunciandone altri tra fine novembre e inizio dicembre. «Non sarebbe altrimenti conveniente anche all’immagine del nostro Paese e non sarebbe un buon messaggio anche per gli stranieri
che intendono venire in Italia nell’anno giubilare.»
Lo sciopero precedente era stato l’11 ottobre.