A Teramo confermato il caso di scabbia in una scuola dell’infanzia: attivate le procedure di profilassi
Il Siesp sta mettendo in campo le misure previste, fra cui la verifica dei contatti stretti e la loro profilassi, mentre la scuola, sentita la Asl, ha già adottato un protocollo per informare la comunità con una circolare e procedere alla sanificazione dei locali.
Non sarebbe l’unico caso, in linea con quanto accade nel resto d’Italia. Sono 12 le segnalazioni, di persone adulte e minorenni, arrivate al Siesp da ottobre a oggi, tenendo presente che alcuni procedono con le cure del caso in modo autonomo, sfuggendo al censimento.
«Seppure contagiosa, è una patologia per la quale si dispone oggi di farmaci e medicamenti efficaci», spiega il direttore sanitario della Asl teramana, Maurizio Brucchi, che insieme al direttore del Siesp Marina Danese sta monitorando la situazione. «Il colpevole è un acaro parassita e la fonte più comune di trasmissione è il contatto diretto e prolungato con una persona già infettata. Ovviamente è più facile che il contatto avvenga in famiglia, negli istituti di lungodegenza, negli asili e nelle caserme. La Asl monitora in maniera costante la situazione adottando tutte le misure previste al fine di contenere il contagio.»