Il rilancio dell’Aeroporto d’Abruzzo passa per il nuovo incarico di presidente della Saga, affidato all’avvocato Fraccastoro, che parla di «missione impegnativa e dell’obiettivo del milione di passeggeri entro il 2025»
«Sarà una missione altamente impegnativa, vista la situazione attuale dell’aeroporto d’Abruzzo, ma ci sono tutte le condizioni per rimettere le cose a posto e raggiungere il primo target che c’è stato indicato dall’azionista, ovvero il raggiungimento di un milione di passeggeri entro fine 2025.»
Così il neo presidente della Saga, l’avvocato pescarese trapiantato da decenni a Roma, Giorgio Fraccastoro, 54 anni, indicando la prima fase del lavoro dopo essere stato nominato, nei giorni scorsi, dall’assemblea dei soci della società pubblica regionale che gestisce l’aeroporto d’Abruzzo a Pescara.
L’avvocato abruzzese, ex ufficiale della Guardia di Finanza, che ha importanti rapporti nazionali e internazionali anche nel settore specifico, è stato investito ufficialmente dall’assemblea dei soci, assieme agli altri componenti del Cda: si tratta di Bruno Gallo, Jessica Coccia, Claudia Ciccotti e Sergio Tedeschi.
«Quando qualche settimana fa mi è stata chiesta la disponibilità a rivestire questo nuovo incarico che si affiancherà alla mia amata professione, ho sentito un fortissimo senso di orgoglio e allo stesso tempo di responsabilità», ha aggiunto Fraccastoro. «Ho pensato che ciascuno di noi, che ha avuto la fortuna di fare una vita così importante lontano dai propri affetti, arriva a un punto che deve restituire qualcosa alla sua terra.»
Il neo presidente, nominato in quota a Fi insieme al Cda nella assemblea dei soci, ha preso il posto di Vittorio Catone: la scelta è stata fatta con il benestare e l’approvazione del presidente della Regione, Marco Marsilio, di FdI, che ha chiesto con decisione un professionista all’altezza, dal curriculum inattaccabile, che potesse porre le basi per rilanciare un asset strategico per la maggioranza di centrodestra. Il compito assegnato all’avvocato pescarese non risulta affatto facile, visto che nei giorni scorsi al tempo della scelta dei vertici, la coalizione e Marsilio hanno posto con forza l’esigenza di approvare il piano industriale da tempo sul tavolo e non licenziato da un consiglio di amministrazione da mesi in prorogatio e con alcune defezioni.
«Questo è il momento dello studio e del passaggio di consegne, ho già avuto un primo momento di confronto con il direttore generale, Luca Bruni», ha aggiunto Fraccastoro. «Ci sono diverse soluzioni che intendiamo mettere in campo che, ovviamente, andranno approfondite nel dettaglio, ma si può già affermare che riguarderanno l’ampliamento del numero dei voli e delle rotte, probabilmente anche l’allargamento dei vettori. Punto a favore senz’altro il completamento dei lavori dell’allungamento della pista, previsto entro marzo prossimo, perché già oggi la pista nell’attuale lunghezza può consentire l’atterraggio dei voli intercontinentali, ma l’allungamento è necessario anche per il decollo. E questo consentirà di ampliare la possibilità di proporsi ai vettori intercontinentali come hub strategico e dunque quella di introdurre nuove rotte.»
Per quanto riguarda poi la flessione dei passeggeri registrate nell’ultimo anno, che tante polemiche politiche hanno provocato, tiene a sottolineare il neopresidente: «I dati vanno letti e interpretati: soltanto da questo mese possiamo fare un paragone uno a uno, perché fino al mese scorso scontavamo la cancellazione del volo Pescara-Milano Linate, che da solo incideva sul 10% dei passeggeri. Da questo mese già si registra invece un sostanziale pareggio, ma noi ovviamente non ci accontentiamo, il pareggio non rientra nelle nostre corde. L’obiettivo è e resta, lo ripeto, quello di un milione di passeggeri entro fine 2025.»