A L’Aquila lo Spi Cgil avvia la festa nazionale di LiberEtà
Stare insieme alla città. Sostenerla, riempirla di musica, arte, riflessione sul post-sisma e degustazioni. Una festa di piazza che coinvolge la città, un ponte tra giovani e anziani, fra i giorni passati dell’emergenza sismica (quando arrivarono all’Aquila centinaia di volontari dello Spi Cgil) e l’oggi fatto di una normalità che riconquista giorno dopo giorno.
Questo è lo scopo della festa nazionale di LiberEtà, il mensile dello Spi Cgil, che si tiene all’Aquila da oggi al 1° luglio per l’edizione 2016. In particolare coinvolgendo il centro storico e la frazione di Paganica, ancora distrutta e disabitata, una delle frazioni più grandi della città.
L’obiettivo è stare insieme alla città, con lo Spi e con la Cgil, con un evento “insieme ai protagonisti, non calato dall’alto”, spiega il segretario nazionale dello Spi, alla sua seconda visita alla città, Ivan Pedretti.
“La nostra presenza qui – afferma il sindacato dei pensionati – ha l’obiettivo di ricordare che il processo di ricostruzione non è affatto concluso e che ancora tantissimi aquilani vivono nelle abitazioni provvisorie. Vogliamo riaccendere i riflettori su una realtà di cui in troppi si sono già dimenticati e i cui problemi sono ancora tutti da risolvere e avviare una riflessione sul tema della ricostruzione e della condizione della popolazione nella città del post-terremoto”. Il legame tra lo Spi e il capoluogo abruzzese è profondo. Fin dal giorno dopo il terremoto, i pensionati della Cgil si sono mobilitati con i volontari al Campo di Coppito. Aiuti concreti, tutela, consulenza, informazione e formazione rivolta agli anziani e non solo. Lo Spi ha anche sostenuto una raccolta fondi per la ricostruzione del centro anziani situato nell’ex Onmi – Opera nazionale maternità infanzia – di Viale Duca degli Abruzzi. E insieme alle strutture territoriali, nel 2009 ha stanziato ben 250mila euro a cui si è aggiunto, in breve tempo, quanto raccolto con la sottoscrizione volontaria tra i pensionati e i cittadini per un totale di oltre mezzo milione di euro a disposizione del Comune.
“La ricostruzione – sottolinea il segretario generale della Cgil dell’Aquila Umberto Trasatti – è partita con grandissimo ritardo, però ce la possiamo fare con il contributo di tutti. La festa dello Spi ci consente di mantenere accesi i riflettori”. Loretta Del Papa, alla guida dello Spi dell’Aquila, sottolinea due punti centrali dell’evento: “Da una parte la salvaguardia del territorio, dall’altra il fatto che le generazioni devono incontrarsi: così nasce il futuro, da gruppi sociali di età diverse che parlano tra loro”.
I concerti, innanzitutto: due serate animate da musicisti di rilievo, tra cui Eugenio Bennato (questa sera), con la direzione artistica dell’associazione culturale I Guastafeste e di A Lot Entertainement.
Le degustazioni, in piazza, per le delegazioni (circa 300 i pensionati che giungeranno da tutta Italia) e per la cittadinanza. Prodotti tipici locali messi a disposizione dal mercato contadino e da altri produttori. Il progetto della street art a Paganica, realizzato in collaborazione con Re_Acto Fest. Il percorso culturale: la festa è anche l’occasione per attraversare la città con una visita guidata in collaborazione con l’Archeoclub.
Una tavola rotonda pensata come momento di incontro e confronto sul futuro della città con esperti, sociologi, istituzioni e sindacato a confronto per affrontare il tema della ricostruzione e le prospettive di sviluppo, alle 17 nell’aula magna del dipartimento di Scienze umane dell’università dell’Aquila, dal titolo “Luci sulla città. Il futuro di L’Aquila tra ricostruzione e sviluppo” a cui parteciperanno, insieme al segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti, l’ex ministro Fabrizio Barca, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, il sindaco di L’Aquila Massimo Cialente, il sociologo Enrico Pugliese. I saluti introduttivi saranno affidati al segretario generale della Camera del Lavoro di L’Aquila Umberto Trasatti. Un momento di incontro e riflessione sul futuro di L’Aquila.
La mostra fotografica “Le mani della città” di Claudia Pajewski all’ex nido di viale Duca degli Abruzzi, che prima del sisma ospitava il centro anziani.