Banconote false capaci di indurre in errore il software delle macchine cambia soldi dello slot: i Carabinieri di Silvi hanno denunciato quattro persone.
I quattro sono stati denunciati per furto aggravato per mediante l’utilizzo di un mezzo fraudolento. Non è stato semplice, fanno sapere i Carabinieri di Silvi Marina, capire cosa ci fosse dietro a delle apparenti innocue banconote da 10 e da 20 euro con tanto di scritta “fac simile”. A guardarle bene però, qualcosa di sospetto c’era sull’innocuo biglietto riproducente la predetta divisa. Come per le banconote genuine, questi biglietti fac-simile recavano nella medesima posizione di quelli originali, ossia sul retro, la striscia brillante chiaramente composta da una fattura molto artigianale e assolutamente non assomigliante a quella originale. La domanda quindi è stata: a cosa servono queste banconote? Già qualche mese fa i Carabinieri di Silvi Marina si sono posti questa domanda quando durante un servizio di controllo del territorio identificavano un individuo con circa 40 biglietti di questo tipo del taglio di 20 euro. Da quel momento in poi gli inquirenti non hanno smesso di osservare questo fenomeno, soprattutto quanto sono arrivate le prime denunce da parte di alcuni titolari di esercizi pubblici, in particolar modo titolari di slot machine.
All’interno delle macchine cambia soldi, infatti, i titolari degli esercizi si sono ritrovati, al posto del denaro vero, questi biglietti così come sopra descritti, calcolandone degli ammanchi corrispondenti, di volta in volta, all’esatto ammontare delle banconote “contraffatte”. In altri termini, questo geniale sistema inventato da qualche eccelsa mente criminale, è risultata idonea ad ingannare il software delle macchine inducendole ad erogare il corrispondente importo della banconota falsa introdotta, in monete. I Carabinieri di Silvi Marina, quindi hanno iniziato una minuziosa e paziente indagine osservando il fenomeno che oltre al Comune di Silvi si era allargato anche nel Comune di Atri.
Alcuni esercizi sono stati interessati da questo genere di furti che la procura di Teramo ha già rubricato come furto aggravato, aggravato appunto, dall’uso di un mezzo fraudolento. Fino ad ora sono state recuperate circa 600 banconote servite a svuotare le casse delle macchinette di un importo che si aggira intorno a 6.000 euro. Attraverso l’acquisizione di immagini di video sorveglianza, riprese all’interno degli esercizi pubblici, testimonianze e riconoscimenti fotografici, i Carabinieri hanno deferito alla Procura di Teramo quattro persone responsabili del reato di furto aggravato commessi sia singolarmente che in concorso tra loro. In particolare un soggetto pare sia la mente di questa squadra che sceglie con attenzione gli obiettivi e ne coordina l’azione, in modo che tutti i movimenti effettuati all’interno delle sale slot non destino alcun sospetto. I Carabinieri stanno continuando ad indagare anche su altri casi commessi in altri esercizi, ed invitano pertanto i gestori di questi esercizi alla massima attenzione al fenomeno.