Castel di Sangro: sei nuovi capolavori di Teofilo Patini nella Pinacoteca

Castel di Sangro accoglie sei nuovi capolavori di Teofilo Patini, grazie a un accordo sottoscritto tra Comune e Intesa Sanpaolo. Le opere esposte nella Pinacoteca patiniana

Grazie all’accordo sottoscritto con Intesa Sanpaolo, il Comune di Castel di Sangro accoglierà sei nuove opere dell’artista Teofilo Patini, una delle figure più significative dell’arte dell’Ottocento.
Le opere arricchiranno la Pinacoteca Patiniana all’interno di Palazzo De Petra, che già conta 28 opere di Patini oltre ad altre tele di pittori importanti nel panorama nazionale.

L’intesa, che avrà una durata di dieci anni, è stata siglata dal sindaco Caruso e dal dottor Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo.

«Questo accordo è il risultato di una visione condivisa di crescita culturale e sviluppo per la nostra comunità e segna un nuovo e importante capitolo per la nostra città», ha spiegato il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso. «L’arrivo di queste opere a Castel di Sangro rappresenta un evento di straordinaria importanza: non solo arricchiranno il nostro patrimonio culturale, ma offriranno ai nostri cittadini e ai turisti una nuova occasione di riscoprire l’arte e la storia di un grande maestro, contribuendo a rendere il nostro territorio ancora più attrattivo a livello nazionale e internazionale.»

LE SEI NUOVE TELE DI TEOFILO PATINI
Le opere, tutte olio su tela, che saranno esposte nelle sale della Pinacoteca Patiniana sono:
– “Scena patrizia del mio paese”;
– “Cristo orante nel Getsemani”;
– “Maddalena ai piedi della Croce”;
– “Interno col bimbo nella culla”;
– “Il Buon Samaritano”;
– “Il ciabattino”.

«La collaborazione avviata con il Gruppo bancario sottolinea l’impegno di Intesa Sanpaolo a favore della cultura e della conservazione del patrimonio artistico italiano e consentirà a Castel di Sangro di entrare in possesso di una ricchezza di assoluto valore, destinata a lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva della comunità», ha concluso il sindaco Angelo Caruso.

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Anna Di Giorgio: