Accolti dal giudice del lavoro altri 4 ricorsi di ex interinali di Attiva a Pescara. Furono licenziati alla scadenza del contratto
Dovranno essere riassunti da Attiva quattro lavoratori ex interinali i cui contratti non vennero rinnovati alla scadenza, dopo essere stati per anni al servizio dell’azienda con una serie di proroghe. Lo ha deciso il giudice del lavoro di Pescara in accoglimento dei ricorsi presentati dai legali Fabio Di Paolo e Carlo Alfani, che assistono i lavoratori, la cui prostesta è durata per mesi interi con un presidio fisso collocato sotto il comune della città adriatica. Il principio giurisprudenziale accolto dal tribunale del lavoro è stato quello che “qualora per una società in-house venga accertata la nullità del termine apposto per un contratto di lavoro in somministrazione, è automatica la conversione del rapporto da tempo determinato a indeterminato”. La società Attiva è intenzionata ad appellarsi e achiedere la sospensiva alle sentenze “pilota” che questi lavoratori stanno ottenendo a Pescara, anche perché nei prossimi giorni saranno discussi anche altri 35 ricorsi analoghi e sarà improbabile che cambi l’orientamento delle decisioni.