Il teramano Corrado Valentini vittima della tragedia passonale. E’ stata l’amante albanese l’autrice dell’atroce omicidio a Ladispoli: lo ha accoltellato e gli ha dato fuoco.
Il delitto è avvenuto lo scorso 9 marzo a Ladispoli, nella località balneare di Marina di S.Nicola, e si è svolto “in diretta video” in quanto l’atroce fatto di sangue è stato completamente documentato dalle videocamere di sorveglianza presenti sulla scena del crimine. Un omicidio già risolto, anche perché l’assassina, messa alle strette, ha già confessato davanti al magistrato e ai carabinieri. E’ stata l’albanese di 65 anni Mihali Teuta, l’amante, ad uccidere Corrado Valentini, 65 anni, teramano, idraulico con una coltellata alla gola e successivamente a dare il corpo alle fiamme. Il movente è nella relazione tra i due, già esistente in passato, poi ripresa negli ultimi tempi ma senza successo. Valentini, coniugato e domiciliato a Roma, forse non era intenzionato a tornare insieme alla vecchia amante a Ladispoli: e l’incontro della sera del delitto doveva essere probabilmente quello chiarificatore. Ma la donna, ossessionata e al culmine del raptus, lo ha ferito a morte con il coltello e -sempre da sola come hanno mostrato le immagini- ha dato fuoco al corpo dell’amante. Il furgone dell’idraulico con il cadavere semicarbonizzato all’interno in una pozza di sangue, è stato trovato dai Carabinieri il giorno dopo, a seguito della segnalazione di scomparsa dalla moglie da Roma. Dalle immagini e dai tabulati telefonici non è stato difficile rintracciare la donna, che ha poi fatto rinvenire anche il coltello usato per l’omicidio.