Con il tredicesimo Sim Fly Festival che si è concluso domenica 26 giugno a Castel di Sangro, in Abruzzo, è stato ufficializzato il coinvolgimento dei pescatori a mosca nella concretizzazione del Contratto di fiume
È stato il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso in persona a rivolgere, ai partecipanti del Sim Fly Festival, l’evento di punta della Scuola italiana di pesca a mosca, l’invito ad aggiungersi al tavolo politico, scientifico e sociale avviato nei mesi scorsi con l’obiettivo di recuperare, riconvertire e valorizzare il fiume Sangro.
«Rivolte al Contratto di fiume esistono specifiche direttive e risorse comunitarie – ha spiegato il presidente della Sim Osvaldo Galizia – Con questa maggiore consapevolezza riusciremo a tutelare la qualità delle acque e a conferire al fiume un valore economico: vedere gli operatori lavorare insieme in maniera tanto efficiente da costituire un volano territoriale basato sul turismo sportivo è un obiettivo che la Sim persegue da diversi anni, con il progetto “Le strade della pesca a mosca” (“Fly fishing roads”)».
In occasione della tavola rotonda “Il contratto di fiume” è stato anche presentato il libro di Paolo Morelli “Racconto del fiume Sangro” ed è stata portata la testimonianza della Cooperativa Pescatori della Laguna di Obetello, che con la pesca a mosca ha contribuito notevolmente al rilancio dell’immagine della laguna, precedentemente colpita da un fenomeno naturale. La Scuola italiana di pesca a mosca si schiera inoltre con le associazioni del territorio di Alfedena, come quella dei pescatori presieduta da Lino Spada, contro la realizzazione della minicentrale idroelettrica in progettazione sul fiume Sangro.
Durante il Festival è stata anche inaugurata la 16esima Mostra internazionale di arte contemporanea “L’arte della pesca… la pesca nell’arte”, curata da Lino Alviani, maestro e direttore artistico del Museo della pesca a mosca di Castel di Sangro, con la partecipazione dell’artista olandese Ad Swier e dell’abruzzese Valeria De Cecco.