Di Primio: ‘La Cirinnà aprirebbe la strada al mercato delle schiave dell’utero in affitto, per questo dico di stare molto attenti’.
‘Sì al riconoscimento dei diritti civili per le coppie di fatto, no ad una famiglia declinabile a seconda dei propri desiderata. Lo dico da genitore: i figli hanno il diritto di avere un padre e una madre’. Così il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, promotore del Comitato ‘Difendiamo i nostri figli’ , alla vigilia del ‘Family day’ di sabato prossimo. ‘Sui diritti civili sono pronto al riconoscimento delle coppie di fatto, che non vuol dire equiparare tale unione ad un matrimonio. Ciò che chiediamo è che non vengano calpestati i valori fondanti del nostro Paese e della società in cui viviamo. Ecco perché la nostra – dichiara Di Primio- è una posizione che non va a caccia di un facili consensi. Legata al Decreto, vi è, poi, un’ altra profonda considerazione da considerare: il rischio che esso apra la strada al mercato dell’utero in affitto. Si inizi, con l’ approvazione di questa legge, ad immaginare una compravendita delle schiave degli uteri, “roba” da ricchi e, al tempo stesso, per poveri costretti a ricorrervi perché non avrebbero altri espedienti. La nostra- conclude il sindaco di Chieti -non è una battaglia ideologica ma una battaglia di buon senso’.