Sonora bocciatura oggi per il dg della ‘d’Annunzio’ Del Vecchio: il Cda ha respinto il ‘suo’ atto unilaterale per la restituzione dell’Ima rimandando il tutto a decisioni corali e sindacali.
Era tra i punti all’ordine del giorno della odierna seduta di Consiglio di Amministrazione dell’Università ‘G. d’Annunzio’, ma una volta ai voti è stato respinto al mittente o più semplicemente bocciato. Parliamo dell’atto unilaterale col quale il dg Del Vecchio ha portato al voto in CdA un documento da lui, e solo da lui, ideato e voluto per il parziale ripristino dell’Ima. Voce cancellata, anche in quel caso con atto unilaterale dello stesso dg, dalla busta paga di oltre 350 tecnico-amministrativi nell’agosto del 2014. Parliamo di cifre che, a seconda dei livelli, oscillavano tra i 250 e i 350 euro: cifre che dalla notte al giorno sono venute meno a tutto il comparto non accademico della d’Annunzio. Vicenda questa dell’Ima per la quale i sindacati trovarono immediatamente la forza di scendere tutti insieme in trincea con documenti di sfiducia, contestazioni, azioni legali e manifestazioni dai toni durissimi. Ora, anche alla luce di quanto deciso oggi dal CdA, del Vecchio dovrà vedersela proprio con quei sindacati suoi ‘nemici giurati’. La bocciatura di oggi al suo atto unilaterale, infatti, gli dice che l’Ima è questione da affrontare e risolvere non con documenti individuali bensì con tavoli di concertazione. Comprensibile, dunque, l’esultanza dei sindacati interni alla d’Annunzio: loro, i sindacati, ad onor del vero hanno sempre contestato l’atto in questione e, più in generale, il modo ‘poco democratico’ di gestire le varie questioni amministrative sempre esercitato dal dg Del Vecchio. Per sindacati e dipendenti, a secco di Ima da ormai 17 mesi, quello di oggi del CdA è uno schiaffo tra i più sonori a Rettore e dg. Un commento su tutti con la voce di Goffredo De Carolis il quale dice di voler commentare la notizia da senatore accademico prima ancora che sindacalista: ‘ Come senatore ringrazio il CdA di questo Ateneo per la decisione presa oggi, finalmente nell’interesse dei lavoratori. Sono lieto, inoltre, che siano stati aperti gli occhi sui gravi problemi che stanno dipingendo la d’Annunzio come un’università piena solo di criticità’.