Incidente stradale Vasto: muore operaio. Un operaio di 39 anni è morto nelle scontro tra uno scooter ed un mezzo della Croce Rossa Italiana.
L’impatto è avvenuto sulla statale 16 Adriatica. Nicola De Filippis stava raggiungendo il posto lavoro a bordo di uno scooter quando, intorno alle 14 di oggi, si è scontato con una Fiat Panda della Croce Rossa Italiana, una Fiat Panda nei pressi dello svincolo per il porto di Punta Penna di Vasto, in provincia di Chieti. L’uomo era diretto sullo scooter nella zona industriale di Vasto. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Polizia Stradale e un’ambulanza del 118.
INCIDENTI STRADALI MORTALI IN AUMENTO IN ITALIA:
Dal mensile Poliziamoderna, realizzato in collaborazione con la Polizia stradale e basato sui dati rilevati da Polizia di Stato e Carabinieri, emerge che gli incidenti mortali sono in notevole aumento sulle strade italiane, con un picco nello scorso mese di luglio, in particolare nella fascia oraria notturna. Le 972 vittime dei primi 7 mesi dell’anno(erano state 952 nell’analogo periodo del 2014) segnano un’inversione di tendenza rispetto a un trend di bilanci positivi che aveva caratterizzato oltre un decennio (2001-2013). Gli incidenti mortali sono passati dagli 879 del 2014 agli 897 dell’anno in corso. Nel mese di luglio poi sono aumentate del 70% le vittime tra i centauri, e dell’80% tra i pedoni. Agli eccessi di velocità e ai conducenti irresponsabili, al volante dopo abusi di alcol e droghe, un ulteriore elemento di distrazione, quello legato alla tecnologia, che distoglie l’attenzione dalla guida per fare contemporaneamente anche altro: messaggiare, scrivere email e addirittura scattare selfie.
Una ricerca dell’Istituto francese di statistica ha rilevato che la distrazione per ascolto telefonico durante la guida determina una riduzione dal 30 al 50% delle informazioni percepite dalla strada. Stress e distrazione stanno creando soprattutto nei tratti urbani, i più colpiti dall’aumento dell’incidentalità, un deficit d’attenzione negli automobilisti che risulta letale: per brevi percorsi la cintura di sicurezza è spesso un optional, soprattutto nei sedili posteriori dove i passeggeri, contravvenendo all’obbligo, rischiano, in caso di urto, di essere catapultati fuori dall’auto e di venire travolti dai veicoli che sopraggiungono.
Secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero dei Trasporti solo il 63% dei conducenti indossa le cinture e uno sconfortante 10% di persone rispetta l’obbligo di indossarle nei posti posteriori.
Il Servizio polizia stradale ha già iniziato ad adottare nuove strategie per la sicurezza, che prevedono controlli più stringenti e l’esigenza di maggiore manutenzione dei veicoli: anche a causa della crisi, il parco autovetture del nostro Paese sta infatti invecchiando. Verifiche sulle revisioni con particolare attenzione ai pullman che accompagnano le scolaresche sono comprese in queste misure ad hoc.