Si apre il caso a Sulmona della bimba musulmana alunna della Lombardo-Radice, per la cui presenza la supplente di religione cambia materia
A raccontare la vicenda il quotidiano “Il Messaggero” nelle pagine abruzzesi, ma a Sulmona se ne parlava già da tempo, tanto da suscitare imbarazzo nell’ambiente scolastico della Lombardo-Radice.
In una quinta elementare la supplente di religione avrebbe evitato l’insegnamento della sua materia all’intera classe, a causa della presenza in classe di una bimba di fede non cattolica, ripiegando sull’educazione artistica. Al quotidiano la dirigente scolastica ha ridimensionato l’episodio, sottolineando che si è trattato di un disguido capitato soltanto un paio di volte, perché i genitori della bambina musulmana (esonerata) non avevano potuto riprenderla a scuola per problemi logistici. Dal canto suo il vescovo mons. Angelo Spina ha spiegato che la vicenda non può riguardare la curia, ma è un problema organizzativo della scuola. Il caso ha comunque portato l’UAAR (Unione agnostici e atei razionalisti) a denunciare che in molte scuole spesso le famiglie straniere non vengono informate (per difficoltà linguistiche) sulle possibilità delle attività sostitutive dell’ora di religione, e che comunque queste ultime partono con notevole ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico