Abruzzo, calciatore squalificato per insulti razzisti

Nel campionato di Promozione in Abruzzo calciatore fermato dal giudice sportivo per 10 gare. L’arbitro nel referto ha scritto di espressioni razziste verso un avversario di colore.

«Per aver rivolto a calciatore avversario frase costituente espressione di discriminazione per motivi di razza», il giudice sportivo regionale ha squalificati per 10 gare l’attaccante del Casalbordino Giuseppe Mucci, 33 anni. Subentrato nella gara contro il Villa 2015, Mucci è stato espulso a 10′ dalla fine per la reazione verbale rivolta a Thioye, dopo aver subito un fallo di gioco. La frase offensiva che gli è costata la squalifica è stata ammessa dal calciatore anche in un post pubblicato
sul proprio profilo Facebook. Mucci si è scusato sia con l’avversario che con la sua società, pur affermando che «la frase in questione non avesse assolutamente alcun intento razzista, essendo essa dettata unicamente dal fortissimo dolore per il colpo ricevuto». Scuse accettate dalla dirigenza della sua società, il Casalbordino, che, ammettendo l’errore commesso dal suo tesserato, a sua volta respinge le accuse di razzismo, ricordando che la scorsa stagione proprio Mucci accompagnava in auto agli allenamenti un compagno di squadra africano ospite in un centro di accoglienza.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.