Abruzzo, Protezione Civile: il 98% dei Comuni ha un piano approvato, ma ci sono 6 inadempienti, anche in zone ad alta sismicità
L’Abruzzo non è la peggiore delle Regioni italiane su questo fronte, ma non raggiunge il 100% dei Comuni con il piano di Protezione Civile approvato. Nell’ultimo rilevamento sul sito della Protezione Civile Nazionale, risalente esattamente ad un anno fa (18 settembre 2015) sono sei i Comuni abruzzesi che non hanno ancora approvato (o inviato al dipartimento) il Piano.
Nella provincia aquilana e in quella pescarese tutti i Comuni hanno il loro piano di Protezione Civile. In Provincia di Teramo l’unico comune non in regola risulta essere Castiglione Messer Raimondo (classificazione sismica 2), mentre sono cinque i comuni della Provincia di Chieti inadempienti: Arielli, Civitaluparella e Rosello (classificazione sismica 2), e soprattutto Pizzoferrato e Torricella Peligna, due comuni che sono classificati in zona sismica 1, la più pericolosa, dove possono verificarsi fortissimi terremoti.
La media nazionale dei comuni privi di Piano di Protezione Civile è del 77%. Tra i comuni non dotati di Piano c’è anche quello di Accumoli (Ri) devastato dal sisma del 24 agosto.
Friuli Venezia Giulia, Molise, Marche, Valle D’Aosta e Provincia autonoma di Trento sono le uniche realtà in cui tutti i comuni si sono dotati di piano di emergenza comunale.
Il piano di Protezione civile è un documento indispensabile per la prevenzione dei rischi e per le operazioni di emergenza. E’ prescritto dalla legge 100 del 2012 che ne richiedeva l’approvazione dopo 90 giorni dall’entrata in vigore della norma. Il piano è utile ai cittadini per sapere come comportarsi, e alle istituzioni per organizzare i soccorsi in caso di calamità come terremoti, frane, alluvioni, eruzioni vulcaniche o maremoti.