Acqua a Pescara, forum H2O: urge un piano di controlli

Il Forum h2o sollecita un piano straordinario di controlli sull’acqua a Pescara in case, negozi ed edifici pubblici da parte delle autorità pubbliche di sorveglianza, a partire dalla ASL e dal Comune.

Mentre si susseguono gli incontri tra Comune Aca e Asl, anche in queste ore, successive alla nuova ordinanza di sospensione dell’erogazione in Piazza Grue, l’associazione rileva come “sono state perse tre settimane almeno dietro ipotesi del tutto illogiche come quella della contaminazione dell’ultimo metro delle fontanelle. In tutta Italia le ASL fanno i controlli dell’acqua potabile distribuita attraverso le fontane. È il protocollo standard. Se fossero così vulnerabili alla contaminazione sarebbe stato adottato un altro metodo di monitoraggio più rappresentativo dell’acqua in distribuzione anche nelle case. Inoltre bastava vedere la frequenza di non conformità dello scorso anno, con un solo caso su un centinaio di controlli effettuati in quasi tutte le fontanelle di Pescara, per comprendere come casi così ravvicinati in aree molto diverse della città avrebbero dovuto far scattare subito un campanello d’allarme”.

“Ora” -spiegano dal Forum -“riteniamo indispensabile che la ASL effettui un programma straordinario di controlli in tutti i quartieri, con alcune decine di prelievi nell’attuale modalità di erogazione in modo che sia un campione rappresentativo. Non si può certo continuare a sospendere l’utilizzo solo nelle utenze dove vengono fatti i prelievi; si deve avere il quadro esatto della situazione complessiva. Purtroppo le reti fatiscenti della città non solo perdono molta acqua ma, a causa degli scarsissimi investimenti effettuati nel corso dei decenni, sono fortemente vulnerabili a possibili infiltrazioni. Inoltre è intollerabile dover percorrere la strada dell’accesso agli atti per venire a conoscenza dei referti dei controlli. Comune, ACA e ASL li pubblichino immediatamente sui siti istituzionali, così vedremo come, quando e da chi sono stati svolti i monitoraggi. La cosa peggiore in questi casi è continuare a tergiversare per poi produrre un diluvio di ordinanze rincorrendo e non gestendo proattivamente il problema”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

 

Il Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco, durante il Consiglio comunale, oggi ha chiesto al sindaco Marco Alessandrini di relazionare in Assemblea civica.

In un comunicato inviato alla redazione del Tg8 il vice capogruppo D’Incecco scrive :

“Da ieri sera circa 300 cittadini di Pescara non possono bere l’acqua del rubinetto, divenuta improvvisamente non potabile, e nessuno spiega cosa sta accadendo. Non lo spiega l’Aca, responsabile della distribuzione dell’acqua e anche della rete fognaria, non lo spiegano Arta e Asl che continuano a fare analisi segrete, peggio ancora non lo spiega il sindaco Alessandrini, primo responsabile sanitario della tutela della salute dei cittadini. Oggi pretendiamo chiarezza dalle Istituzioni, pretendiamo che vengano date risposte alle famiglie preoccupate all’idea di aver bevuto per giorni acqua contaminata da non sappiamo quale sostanza. Vogliamo sapere perché l’acqua non è potabile, e vogliamo leggere i referti delle analisi già eseguite. Non nascondiamo le nostre preoccupazioni per la tutela della sicurezza dei 168 studenti del liceo scientifico ‘Da Vinci’ sistemati nell’edificio provvisorio di piazza dei Grue, senza neanche poter bere acqua ai bagni, e chiediamo di sapere chi sta garantendo loro la fornitura di acqua per le ore di lezione, in una situazione che è veramente da terzo mondo. Se uno solo di quegli studenti dovesse accusare un malore, la responsabilità ricadrà sulle spalle del sindaco Alessandrini.E purtroppo dal sindaco Alessandrini, come sempre, non sono arrivate risposte: in maniera molto vaga e fumosa si è limitato a dire che l’acqua non è potabile, ma non sappiamo perché, che sono in corso analisi e che per la tarda mattinata di oggi era previsto un vertice, di cui probabilmente non sapremo mai le reali determinazioni. Intanto la vicenda si aggrava di ora in ora: abbiamo cominciato qualche settimana fa quando è stata disposta la chiusura delle fontanine pubbliche della zona dei Colli, per la presunta presenza di coliformi dovuti, si disse, a un ‘ristagno d’acqua’. Poi è stata chiusa anche la fontanella pubblica all’interno della pineta Riserva dannunziana. Poi a cascata tutte le altre fontanelle, compresa piazza dei Grue, Largo Baiocchi e la fontana antistante l’Aurum, e qui è scoppiato il bubbone. Ma anche in quel caso, mentre la cittadinanza continuava a porre domande sulle ragioni dell’allarme, il Comune si è limitato a lanciare rassicurazioni che oggi sono divenute aria fritta, perché prive di qualunque approfondimento: e i cittadini, invece, avevano ragione perché è evidente che, se la condotta che trasporta acqua alle fontanelle pubbliche e nelle case è la stessa, anche l’acqua delle abitazioni poteva essere non potabile. Per scuotere il sindaco Alessandrini dal suo solito torpore ci sono volute le associazioni locali che hanno predisposto controlli personali su singoli campioni d’acqua e solo allora il primo cittadino ha convocato riunioni che hanno determinato, appena ieri sera, il divieto di utilizzo dell’acqua del rubinetto per 20 famiglie della zona di piazza dei Grue, ovvero circa 120 cittadini, e per la scuola di piazza Grue, che oggi non ospita solo i bambini della materna, ma anche i 168 studenti dello scientifico ‘Da Vinci’. Ancora una volta il sindaco Alessandrini e la sua giunta stanno brillando per assenza di trasparenza e mancato tempismo: oggi i cittadini hanno paura, le famiglie hanno paura, vogliono sapere quale acqua hanno bevuto e hanno usato per cucinare sino a ieri sera, vogliono sapere quali sono le sostanze che rendono contaminata l’acqua di casa propria, e cosa sta accadendo nella rete dei sottoservizi. E anche la politica pretende risposte da un sindaco che sembra ripercorrere la rovinosa parabola dell’estate 2015, quando fece nuotare i cittadini in 30milioni di litri di liquami senza dire una parola. Oggi chiediamo ufficialmente la convocazione di una riunione urgente allargata ai consiglieri di opposizione, con Aca, Arta e Asl, per leggere tutte le carte inerenti il ‘caso’ e pretendiamo di sapere dal sindaco Alessandrini quali misure intende adottare subito per accertare cosa sta accadendo a Pescara. Nel frattempo chiediamo di conoscere quali misure di tutela siano già state adottate in sostegno degli studenti e della popolazione interessata, anche attraverso la fornitura e distribuzione di bottiglie di acqua minerale che ovviamente dovrà acquistare il Comune”.

 

 

 

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.