L’Osservatorio Indipendente sull’acqua Gran Sasso scrive a Mattarella sul tema delle interferenze della rete idrica con i laboratori dell’Infn e l’A24.
WWF, Legambiente, Mountain Wilderness, ARCI, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia, FIAB, CAI, Italia Nostra e FAI, riuniti nell’osservatorio indipendente sull’acqua del Gran Sasso, scrivono al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lunedì 15 gennaio sarà in Abruzzo per l’evento celebrativo dei 30 anni di attività scientifica dei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn. Nella lettera, consegnata questa mattina al prefetto di Teramo, si ripropone il tema dell’interferenza con l’acquifero del Gran Sasso, sia dei laboratori sotterranei di fisica nucleare, sia delle gallerie autostradali dell’A24.
“Nell’ultimo anno l’Abruzzo è stato colpito da innumerevoli emergenze: dalle terribili scosse di terremoto dall’agosto 2016, al grave maltempo del gennaio 2017, fino alla crisi idrica del maggio del 2017 nell’intera provincia di Teramo”, si legge nella lettera. “L’istituto nazionale di fisica nucleare il prossimo 15 gennaio giustamente festeggia 30 anni di attività dei laboratori del Gran Sasso, uno dei massimi centri di ricerca che il nostro Paese può vantare. I laboratori sono ospitati nel massiccio del Gran Sasso che soprattutto rappresenta la più grande risorsa d’acqua della regione, capace di rifornire oltre la metà della popolazione abruzzese (circa 700.000 persone). L’Osservatorio ha dato vita ad una serie di incontri pubblici e tante altre iniziative molto partecipate sul territorio, ma dobbiamo evidenziare con rammarico come ancora oggi non ci sia chiarezza e non si manifesti una volontà di collaborazione da parte di tutte le istituzioni preposte alla gestione di tale situazione”.
Oggi pomeriggio a Teramo l’Osservatorio ha promosso un’assemblea pubblica per fare il punto sulla situazione, a due mesi dalla manifestazione per l’acqua trasparente, che si è svolta lo scorso 11 novembre.