Molta acqua è passata sotto i ponti, e non per modo di dire, ora l’epilogo sembra più vicino: è iniziato l’iter relativo al bando per l’assegnazione della concessione della sorgente Sponga di Canistro (L’Aquila), meglio nota come Santa Croce.
Al lungo contenzioso tra il concessionario uscente, Camillo Colella, e la Regione Abruzzo, si è aggiunto anche il travagliato percorso del nuovo bando emanato dalla stessa Regione e scaduto il 15 dicembre. Al bando hanno risposto quattro imprese, le cui credenziali saranno valutate domani pomeriggio a Pescara dalla commissione di gara. Nella prima riunione pubblica si esaminerà la correttezza formale e l’ammissibilità delle quattro proposte; poi toccherà alla commissione di valutazione che dovrà esaminare nel merito i quattro progetti e le rispettive offerte. Successivamente, dopo l’assegnazione provvisoria, si arriverà a quella definitiva. La commissione è presieduta dal dirigente del servizio Risorse del territorio e attività estrattive della Regione, Iris Flacco, e costituita dai funzionari regionali Dario Ciamponi, Alessia Parlatore, Silvio Iervese e Marcello Ippoliti. Tra le quattro ditte che hanno avanzato la propria richiesta di sfruttamento della sorgente c’è anche la Italiana Beverage, del gruppo Colella, la società che controlla la Santa Croce spa (ex concessionaria della sorgente Sponga). Le altre società sono la Aqua srl di Avezzano, la Norda spa di Milano e la Bruni Industry di Sora (il cui amministratore unico è il re dei mobili Ennio Bruni, ma che avrebbe alle spalle un gruppo arabo del Bahrein.
La funzionaria regionale assicura che la decisione sarà presa nel minor tempo possibile, tuttavia l’intera faccenda risente ancora del contenzioso legale in atto tra la Regione e l’ex concessionario Santa Croce, proprietaria del marchio di acqua minerale e dello stabilimento di Canistro. Tra i ricorsi e mobilità, lo stabilimento Santa Croce ha vissuto anche scioperi e occupazioni. Intanto, a bando in corso, è già stata fissata l’udienza contro il bando avanzata da Colella al Tar e prevista l’8 febbraio. In un primo momento il Tar aveva ordinato alla Regione di sospendere l’esame delle domande ricevute fino all’udienza, ma avendo la Santa Croce rinunciato alla sospensiva, è stata fissata l’udienza di merito dell’8 febbraio, mentre il giorno prima la querelle sarà oggetto dell’esame del Consiglio di Stato, cui si è rivolta la Santa Croce in merito al bando vinto dalla stessa azienda, ma impugnato dal Comune di Canistro di fronte al Tar e poi annullato dai giudici amministrativi per irregolarità da parte della Regione. La guerra dell’acqua non ha risparmiato nemmeno le bottiglie già pronte, come i milioni di litri sotto sequestro amministrativo da parte della Regione all’interno dello stabilimento.