ADSU L’Aquila: la Campomizzi resta a rischio chiusura

L’ipotesi di chiusura della residenza universitaria Campomizzi paventata dall’ADSU a causa del numero esiguo di studenti causa Covid, ha suscitato a L’Aquila moltissime reazioni.

Dure le prese di posizione, a partire dai tre consiglieri del Cda che hanno votato contro, passando per il commento durissimo del Rettore dell’Ateneo Edoardo Alesse.

In tutto questo c’è stata anche la versione dell’Azienda al diritto agli studi universitari tramite la Morgante, presidente dell’Adsu che, respingendo molte accuse al mittente, ha parlato comunque di eccessivi e ingiustificabili costo di gestione a fronte dei pochi studenti presenti. Gli studenti che attualmente sono alla Campomizzi ai aggirano intorno alle 60 unità.

Non ci stanno neppure i sindacati. Molto dura la posizione della Filcams CGIL : il diritto allo studio non si tocca, hanno dichiarato Luigi Antonetti e Andrea Frasca.

La Cgil fa riferimento anche ai posti di lavoro che ruotano attorno alla residenza universitaria che, attualmente, è pure l’unica in città. Il solo sistema di appalti diretti dell’Adsu tra mensa, portineria, bar e pulizie garantisce un salario a circa 60 famiglie più tutto l’indotto cittadino. La Morgante ha dichiarato che l’azienda stava comunque cercando alloggi e soluzioni alternative ma la sua risposta non ha convinto molto, a quanto pare.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.