Interrogatori nel Tribunale de L’Aquila ai due indagati ai domiciliari per la mazzetta da 15 mila euro all’Agenzia delle Entrate Abruzzo. Imparato si avvale della facoltà di non rispondere.
Davanti al Gip Guendalina Buccella, che ha emesso i provvedimenti cautelari a loro carico richiesti dal PM David Mancini, sono comparsi stamani a L’Aquila per gli interrogatori di garanzia i due indagati ai domiciliari per il caso della mazzetta da 15mila euro sequestrata dalla Guardia di Finanza, e ritenuta il prezzo della corruzione al funzionario del fisco allo scopo di “ammorbidire” un procedimento.
Il primo a comparire davanti al magistrato è stato Giovanni Imparato, sospeso dall’incarico di capo dell’ufficio fiscale dell’Agenzia e immortalato nel video della Guardia di Finanza mentre intascava la busta con i soldi in contanti. Il suo interrogatorio è durato pochissimi minuti in quanto Imparato si è avvalso della facoltà di non rispondere.
“Aspettiamo di conoscere in modo più approfondito la documentazione delle accuse” -ha detto il suo legale Antonio Di Michele del foro di Termoli- “ma il mio assistito è sereno, e sarà presto in grado di far emergere la versione reale dei fatti che gli vengono addebitati”.
In corso l’interrogatorio di garanzia del secondo indagato Paolo La Valle, il professionista di Formia accusato di aver versato la tangente.
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