Per la spesa dei fondi europei in Agricoltura Abruzzo “precipitato all’ultimo posto”. Febbo (FI): “Rischio disimpegno divenuto quasi certezza”.
“La Regione Abruzzo sulla spesa del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) arretra sempre di più, con pessimi risultati, e adesso siamo precipitati addirittura alla penultima posizione in termini di capacità di spesa. Se prima i fondi europei destinati all’Agricoltura rischiavano concretamente di tornare indietro ora questa eventualità è quasi una certezza poiché non sono stati spesi da una Regione sempre più inconcludente, latitante e ingolfata”. Questa la denuncia del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: “Il quadro che emerge dal report pubblicato della Rete Rurale Nazionale – Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole) al 30 giugno 2018 è catastrofico e vergogno. L’Abruzzo viene collocata in basso alla classifica, nientemeno al penultimo posto, quasi fanalino di coda, con un sconsolante e misero 7,55% in termini di capacità di avanzamento della spesa pubblica del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Nell’arco di un anno, rispetto al dati diffusi al 30 giugno 2017, siamo passati dal 5,62% al 7,55%: praticamente un avanzamento del 2% circa, nonostante i fantamilioni dei bandi annunciati da D’Alfonso, Pepe e Rivera. Sono dati allarmanti che descrivono la grave situazione in cui versa la nostra agricoltura e delle difficoltà che vivono gli agricoltori abruzzesi. On-line – continua Febbo – è possibile visionare le performance di spesa delle regioni d’Italia, sito ufficiale del Mipaaf, sui rispettivi Programmi di Sviluppo Rurale 2014-2020 aggiornate al 30 giugno 2018 e dopo aver letto i dati, gli andamenti dei bandi e le statistiche riferite alla nostra Regione, c’è veramente da preoccuparsi (per non dire altro) visto che siamo ad un passo dal disimpegno automatico per il Feasr rispetto ai fondi rimasti da spendere entro il 31 dicembre 2018, cioè mandiamo indietro 37.414.909,96. Il rischio disimpegno è vicino all’8%, collocando l’Abruzzo in una pessima e inqualificabile posizione tra le peggiori regioni d’Italia, dietro solo al Friuli. Infatti – spiega Febbo – dai dati del report riferiti proprio al secondo trimestre 2018 emerge chiaramente come l’Abruzzo, nel secondo semestre 2018, nonostante i dati allarmanti già ben sconosciuti è stata capace di spendere solo 2.417.977,56 di euro, ossia lo 0,50% del budget totale del Fondo Rurale. Entro il 31 dicembre la Regione dovrebbe spendere, quindi erogare agli agricoltori e rendicontare, ben 37.414.909,96 di euro, una enormità visti i tempi brevi che sono rimasti per arrivare a fine anno. E’ palese la discesa in termini percentuali della Regione Abruzzo che vede allontanarci sempre più dagli obbiettivi annuali che la Commissione europea indica a riprova che le mie preoccupazioni erano, e sono, più che fondate e documentate. Pessimo risultato dovuto anche e soprattutto dalla gestione degli uffici della Direzione Politiche Agricole della Regione Abruzzo dove si registrano continui pasticci e confusione. Una Direzione dove mancano sia il personale sia i Dirigenti e questo rallenta tutte le procedure per pubblicare i bandi e spendere le risorse. Ricordo che a due anni della pubblicazione dei bandi delle Misure investimenti (4.1 e 4.2) gli imprenditori agricoli non ancora vedono un solo euro di contributo. Stesso film per il Pacchetto Giovani dove solo qualche giorno fa è stata pubblicata la prima assegnazione di risorse mentre per il secondo bando non sono iniziate neppure le istruttorie. Praticamente passerà anche il 2018 e il mondo agricolo riceverà solo pochissime risorse. Nella sua autoesaltazione di ieri – conclude Febbo – durante la sua conferenza stampa di addio D’Alfonso si è ben guardato di parlare dei pessimi risultati raggiunti sia del Feasr sia del Por-Fers e del FSE dove i risultati sono disastrosi e allarmanti purtroppo. Al nuovo ‘falegname’ d’Abruzzo, ossia al GeppoDalfy, consigliamo vivamente di ritirarsi in un bosco lontano, possibilmente fuori dall’Abruzzo”.