A Pescara continua la protesta di studenti, docenti e personale dell’istituto alberghiero “De Cecco”; ora però anche Alanno si oppone al contestato trasferimento a Villareia di Cepagatti, dove dovrebbe sorgere il biocampus.
Il caso diventa politico, tanto che per lunedì 19 ottobre alle ore 9 è stato convocato un consiglio comunale straordinario per sviscerare la questione che si annuncia più che mai complessa e spinosa.
Il cosiddetto biocampus dovrebbe costare 6 milioni e mezzo di euro e servirà ad accorpare l’istituto alberghiero De Cecco di Pescara all’istituto professionale agrotecnico di Cepagatti, affiliato al Cuppari di Alanno. La proposta, che è stata avanzata dalla consigliera provinciale Annalisa Palozzo ed è stata recepita dall’assessore regionale all’edilizia scolastica, Donato Di Matteo, non piace però ai diretti interessati per tutta una serie di motivi.
Innanzitutto il trasferimento a Cepagatti provocherebbe disagi alla mobilità degli studenti, soprattutto i pendolari, che si vedrebbero impossibilitati a raggiungere il nuovo biocampus, decentrato e fuori mano rispetto alla più comoda Pescara.
In secondo luogo il cambio di sede da un comune ad un altro comporterebbe l’esclusione dei docenti dalle graduatorie, scalate dai professori con difficoltà e sacrifici in tanti anni di lavoro.
Si sperpererebbero inoltre i soldi pubblici, investiti dalla precedente amministrazione provinciale di Pescara sugli edifici scolastici già esistenti.
Infine, ma non per questo ultimo motivo, la costruzione del biocampus a Cepagatti infliggerebbe un duro colpo all’esistenza dell’istituto Cuppari di Alanno, così come lamenta l’amministrazione comunale del comune in provincia di Pescara, perché non avrebbe più senso mantenere un istituto isolato, a poca distanza dalla nuova realtà scolastica di Cepagatti: sarebbe come fare del fiore all’occhiello della realtà scolastica di Alanno una cattedrale nel deserto.