Secondo fonti ministeriali citate da “L’Opinione”, e “Il Giornale”, il ministro Alfano intenderebbe requisire immobili per metterci i migranti. Pescara città pilota. Ma il Viminale smentisce.
Il tam tam mediatico su questa indiscrezione si è acceso proprio nelle ultime ore, ma “Il Giornale” spiega che l’iniziativa sarebbe stata varata solo a partire dal 4 dicembre, dopo il referendum. Sarebbero in corso, secondo “L’Opinione“, attività di intelligence per prevenire episodi come quelli delle barricate di Goro e Gorino contro la requisizione di un hotel nelle scorse settimane.
“I servizi segreti – riferiscono i due organi di stampa – pare abbiano già allertato il Governo circa eventuali proteste violente da parte di italiani non disposti a farsi requisire l’immobile”. Secondo l’Opinione, il piano “vista l’eccezionalità dell’evento e la poca disponibilità degli italiani a collaborare all’accoglienza” sarebbe quello di inviare almeno 2mila poliziotti, carabinieri, finanzieri e soldati.
Inoltre, sempre secondo i due quotidiani, le requisizioni non sarebbero retribuite. Sempre secondo la fonte del ministero citata da l’Opinione, il provvedimento di Alfano sarebbe “temporaneo”, ma potrebbe “diverrebbe definitivo, e configurabile in esproprio, se nei riguardi del proprietario dell’immobile si configurassero reati eversivi in danno dello Stato”. Ovvero: chi si oppone rischia di perdere per sempre la casa. Secondo indiscrezioni di dipendenti del Viminale, citate dai due organi di informazione, il piano di requisizioni inizierebbe da Pescara: una sorta di banco di prova per tutto il resto d’Italia. Ad essere interessate dovrebbero essere le seconde case sfitte. Il senatore forzista Maurizio Gasparri (oggi in Abruzzo, ndr) ha presentato una interrogazione urgente al presidente del Consiglio e ai ministri competenti ‘per sapere a che ora e quando scatterebbe il piano straordinario di requisizioni, a danno degli italiani e a favore degli immigrati, previsto per il dopo 4 dicembre’.
LA SMENTITA UFFICIALE: L’ufficio stampa del Viminale ha risposto agli articoli di questi ultimi giorni con una nota ufficiale:
‘Non esiste nessun piano sulle requisizioni, né segreto né ufficiale, né prima del referendum né dopo il referendum, né un piano ‘Alfano’ né un piano ‘Viminale’. Gli articoli che ieri e oggi parlano di questo, non hanno alcun fondamento nella realtà’.
Continuano ad apparire su alcuni organi di stampa farneticanti interpretazioni su presunti piani di requisizione che il Viminale starebbe preparando e che dovrebbero trovare attuazione subito dopo il passaggio referendario. In alcuni casi addirittura si accenna a provvedimenti restrittivi per chi si opporrà ai presunti provvedimenti.
Il Viminale chiarisce per l’ennesima volta che si tratta di assolute totali falsità tese esclusivamente ad avvelenare il clima politico elettorale”.
La nota di Paolo Arrigoni (Noi con Salvini)
“Pescara città pilota il piano Alfano di requisizione delle seconde case degli italiani per metterci gli immigrati? Per noi sarebbe una sciagura, una vera e propria follia. Vogliamo vederci chiaro quindi abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al ministero dell’interno. Se la notizia è fondata non hanno la minima idea di quello che organizzeremo per bloccare l’ennesima follia da regime perpetrata da un governo criminale e non eletto da nessuno”.
Il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, definisce una “bufala” la notizia della requisizione delle seconde case da destinare ai migranti:
“Il partito della paura colpisce ancora, diffondendo notizie assurde quanto false in cui si parla di requisizioni di seconde case sfitte da destinare ai migranti da parte del Ministero dell’Interno, con Pescara addirittura quale città pilota. Il Viminale ha già smentito la notizia a cui alcuni organi di stampa hanno dato il crisma dell’ufficialità, pur avendola assunta da indiscrezioni di non meglio identificati dipendenti dell’interno, questo a due settimane dal voto referendario e in un clima già reattivo e sensibile. Anche il Comune di Pescara evidenzia con forza come questi articoli non abbiano alcun fondamento nella realtà, stigmatizzando la diffusione di non notizie, meglio, di bufale, che hanno il solo scopo di avvelenare l’aria”.
Il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli afferma:
height=315“Fino al referendum dobbiamo aspettarci di tutto… Ma la mega bufala sulle seconde case da destinare agli immigrati a partire da Pescara è al limite della denuncia per procurato allarme… Siamo arrivati pure a questo, tanto sono deboli le ragioni del NO! #iovotosì.”
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quante volte le smentite sono state seguite esattamente dai fatti smentiti.. la lista è lunga.. io penso di andarmene dall'Italia, sono stufo di pagare tasse per mantenere gente che non fa nulla