Altro incendio a Rancitelli di Pescara, a fuoco palazzina

Ennesimo incendio a Rancitelli di Pescara: stavolta il rogo nel primo piano di una palazzina disabitata.

E’ accaduto l’altra notte in Via Sacco, al primo piano di una palazzina azzurra vuota, che è stata trasformata in un bivacco per tossicodipendenti e disperati. I vigili del fuoco, accorsi per spegnere le fiamme, non hanno trovato nessuno all’interno, ma erano presenti i segni di un bivacco (materassi, siringhe e vestiti). Chi ha appiccato le fiamme, forse accidentalmente con una sigaretta, ha fatto in tempo a dileguarsi prima dell’arrivo dei vigili del fuoco e della Polizia, che indaga sull’accaduto. La palazzina di tre piani, di recente costruzione, ha subito danni, anche se gli appartamenti erano disabitati, e dunque non ci sono stati provvedimenti di sgombero.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

1 Comment on "Altro incendio a Rancitelli di Pescara, a fuoco palazzina"

  1. david celiborti | 03/06/2017 at 12:32 |

    Da una parte migranti, stranieri inutili, numerosi e violenti, nomadi ormai divenuti stanziali e spacciatori, rom provienti da mezza Europa,tossicodipendenti rifugiati in quel di Rancitelli o in qualsiasi posto trovino un”ovile” degradato e sporco da occupare insieme ad altri disperati, ciò è qualcosa di terribile ed orribile da definire! Dall’altra politici (ne capiscono ben poco di questa materia!) con stipendi da favola, o in pensione, con doppie pensioni e vitalizi da sogno, che vivono in un’altra dimensione, nell'”iperuranio” detta alla maniera platonica, che vivono in simbiosi con ambienti malavitosi e mafie incuranti di ciò per cui sono stati preposti! I cittadini quelli veri, sono quelli che pagano per ogni servizio le tasse anche per quelli che le evadono, che soffrono ogni giorno vedendo calpestati i loro diritti! I “veri” cittadini vivono in mezzo a queste due opposte paludi “schifezze” e realtà ormai ineluttabili! Purtroppo, quando il quoziente “culturale” si abbassa notevolmente ecco che compare l’opera “furba” ma non intelligente dei politici il più delle volte ignoranti ed incapaci, ma opportunisti e desiderosi di mettere a posto per tutta la vita se stessi e i loro”rampolli” hanno la meglio su tutti i creduloni! Dove non opera la legalità(non quella decantata in manifestazioni, in cui c’è tanto “parlare” inutile e chiassoso!) ma quella gestita da uomini onesti ed avversata dagli stessi rappresentanti di essa però corrotti , per questi uomini non c’è un giusto riconoscimento se non quello di morire per averla difesa! Sembra che muoiano….quasi inutilmente! David

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