Ammanchi al Comune di Scanno, arrestato dirigente per peculato. Indagini anche in altri due Comuni della zona. Si sarebbe appropriato di 80mila euro.
Avrebbe distratto dalle casse del Comune di Scanno circa 80mila euro. Inoltre si sarebbe appropriato di una somma pari a 17.500 euro, sempre in danno dello stesso Comune, assegnandosi in aggiunta al proprio stipendio una serie di indennità non spettanti, Con l’accusa di peculato continuato questa mattina i carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro hanno arrestato il responsabile dell’area finanziaria dei Comuni di Scanno, Introdacqua e Rocca Pia. Cesidio Spacone, ragioniere di 61 anni. L’arresto dell’uomo posto ai domiciliari nella sua residente di Scanno, è stato disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, Giovanna Bilò. Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Sulmona Giuseppe Bellelli e sono state condotte dai militari della stazione di Scanno in collaborazione con la sezione di polizia giudiziaria della Procura sulmonese. L’attività investigativa e’ scattata in seguito ad una denuncia presentata presso la Procura di Sulmona dal sindaco di Scanno, Pietro Spacone, nel settembre di quest’anno, relativa a un presunto ammanco di denaro dalle casse comunali. I militari hanno sentito numerosi dipendenti dei comuni di Scanno, Introdacqua e Rocca Pia, dove il ragioniere svolgeva l’incarico di responsabile dell’area finanziaria e hanno eseguito perquisizioni negli uffici comunali utilizzati dall’uomo e nel suo domicilio. Sarebbe emerso che il funzionario, nel biennio 2016-2017, si sarebbe appropriato di circa 80.000 euro in contanti, sottraendoli dalle casse del Comune di Scanno. Il denaro era relativo a tributi vari, tra cui pagamento di parcheggi comunali, utilizzo del palasport, scuolabus, pagamenti di pubblicità e affissioni, occupazione di suolo pubblico, occupazione delle aree di mercato, proventi contravvenzionali, diritti di urbanistica e di segreteria. In quanto alle indennità aggiuntive non spettanti, il funzionario se le sarebbe assegnate approfittando del proprio incarico. Il G.I.P., oltre a disporre l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, ha previsto per l’uomo, già sospeso dal Comune di Scanno, anche la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio. Sono tuttora in corso accertamenti per stabilire se risultino ammanchi anche dalle casse dei Comuni di Introdacqua e Rocca Pia.