Nel prestigioso seminario internazionale Villard affermazione degli studenti abruzzesi dell’Università D’Annunzio, con i progetti di rigenerazione urbana.
Si chiamano Roberto Monticelli, Pasquale William Sforza, Elena Perrone, Matteo Almonti, Giorgio Pio Morganella e Cristian Orsino e sono gli studenti del Dipartimento di Architettura di Pescara, dell’Università D’Annunzio, vincitori dell’ultima edizione del Seminario Internazionale Villard. Un traguardo importante, se si pensa che a giudicare i ragazzi, due dei quali sono teramani (Monticelli e Almonti), è stata una commissione internazionale che ha giudicato il progetto degli studenti originale, acuto e particolarmente sensibile al contesto con cui ci si confrontava.
“Si tratta – spiegano meglio i vincitori – di un seminario itinerante giunto alla 21esima edizione che ogni anno coinvolge molte delle università italiane in progetti di rigenerazione urbana. Si parte dalla città in esame e da lì si avvia un viaggio che durante l’anno accademico incrocia nelle varie sedi universitarie coinvolte occasioni di confronti, meeting, convegni, workshop, escursioni”.
Al centro del seminario, quest’anno, è stata Taranto, città particolarmente interessante in questo periodo storico per i tanti problemi di natura sociale, economica e ambientale che la riguardano. L’ultima tappa, in modalità virtuale come imposto dal Covid 19 e organizzata dalla Università Politecnica delle Marche, si è tenuta dal 23 al 25 luglio e nell’occasione i ragazzi delle tante scuole coinvolte hanno restituito, attraverso le loro presentazioni, le idee, i progetti, le fatiche di tanti mesi di competizione. Ed è stata una vittoria all’unanimità quella del Dipartimento abruzzese, che sale sul gradino più alto aggiudicandosi diversi riconoscimenti.
Gli studenti, seguiti dai docenti Matteo di Venosa, Michele Manigrasso e Domenico Potenza, hanno raccolto consensi importanti con “Un progetto di suolo per l’adattamento dell’esistente. Quartieri Salinella, Tamburi, Paolo VI”. L’adattamento ai cambiamenti climatici, il progetto di paesaggio come transcalare e multiscalare, la necessità di costruire un nuovo habitat sono i temi ai quali i progetti di Pescara hanno dato risalto, proponendo interventi in nodi cruciali della città pugliese, per mettere in sicurezza porzioni di città dalle bombe d’acqua, per contribuire alla mitigazione dell’inquinamento, per aumentare di un valore aggiunto gli spazi dell’abitare e provare a costruire nuove forme di condivisione.
I ragazzi si sono aggiudicati il Primo Premio come miglior progetto urbano, ovvero un riconoscimento al lavoro complessivo della scuola; il Primo Premio per il progetto “Salinella. Le risorse dell’acqua” e una Menzione d’Onore per la proposta “Paolo VI. Riabitare l’esistente”.
Ad ottobre, in occasione del lancio della nuova edizione, è in programma la mostra dei lavori al Comune di Taranto e si avvieranno i lavori di pubblicazione dell’intero seminario.